2012-09-11 08:10:25

Siria ancora scontri. Ban Ki-moon: “Punire i responsabili di crimini contro l’umanità”


Nuova giornata di sangue ieri in Siria con attacchi e bombardamenti dell’esercito su Aleppo e Damasco. Nel mirino i quartieri base delle milizie degli insorti. Dall’inizio della guerra civile sono ormai oltre 27 mila le vittime. Intanto la diplomazia internazionale continua a impegnarsi per cercare di arginare la crisi. Il servizio di Marina Calculli:RealAudioMP3

Aprendo la ventunesima edizione del Consiglio per i diritti umani dell’ONU a Ginevra, Ban Ki Moon ha rinnovato l’appello perché tutti i responsabili dei crimini contro l’umanità compiuti in Siria vengano puniti. Dal Cairo invece, una riunione dei ministri degli esteri di alcuni paesi arabi ha lanciato una nuova conferenza sulla Siria alla presenza di Lakhdar Brahimi, nuovo delegato internazionale per la questione siriana. Pragmatico come sempre Brahimi ha ribadito: la soluzione è difficile ma non posso negare sostegno al popolo siriano. Al Cairo non era presente ieri né l’Iran, né la Russia. Mosca però dal suo canto lancia la palla all’Occidente: si faccia una conferenza che riunisca tutti gli attori coinvolti , sul modello di quella di Taef che nel 1990 pose fine alla quindicennale guerra civile libanese. Mentre la diplomazia arranca, sul terreno la violenza si intensifica. Ad Aleppo ieri un gruppo di ribelli si è preso una macabra rivincita: 20 militari, appena catturati nella loro caserma sono stati messi in ginocchio su una strada e fucilati. Un video su youtube dà conto della sequenza di eventi. Un uomo esultante infine canta vittoria. Da marzo 2011 in Siria sono morte oltre 27.000 persone.








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