Si chiude oggi a Sarajevo l'incontro mondiale delle religioni
Ultimo giorno, oggi a Sarajevo, dell’incontro mondiale delle religioni, organizzato
dalla Comunità di Sant’Egidio. Questa sera la cerimonia di chiusura e l’appello per
la pace di tutti i leader presenti. Da Sarajevo, Francesca Sabatinelli: La sfida della
Bosnia, quella di tentare di recuperare la concordia tra le diverse componenti etniche
e religiose che la compongono, è anche quella che sta vivendo la società mediorientale.
Di questo si è discusso proprio in una delle tavole rotonde di ieri in cui si è lanciato
un appello ai protagonisti della primavera araba. A farlo è stato l’arcivescovo greco
cattolico libanese Bustros, che ha parlato della necessità di conferire a tutti pieni
diritti, garantendo un pluralismo che nasca dalle relazioni. Per questo, ha detto,
dobbiamo adoperarci per purificare i nostri rapporti, che nel passato sono stati feriti.
La Primavera araba, è stato l’intervento dell’intellettuale libanese Samir Franjie,
è paragonabile alle rivoluzioni europee del Settecento, ma è andata oltre: da un lato
ha restituito l’autonomia all’individuo arabo, che è diventato artefice della sua
storia, dall’altro ha fatto riscoprire la diversità di società complesse che solo
nel concetto di cittadinanza possono vedere garantiti i diritti di tutti.