Vescovi asiatici a Bangkok per rilanciare l'evangelizzazione nel mondo digitale
Si è concluso oggi a Bangkok, in Thailandia, l’ottavo convegno di studi dei vescovi
asiatici per le comunicazioni sociali (Biscom VIII) sul tema “I media sociali: la
navigazione, il blogging, il fare rete, il gioco e la dipendenza. Sfide e opportunità
per la Pastorale della comunicazione in Asia”. L’evento, organizzato dall’Ufficio
delle Comunicazioni Sociali (Osc) della Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche,
ha visto la partecipazione di rappresentanti di 12 Paesi dell'Asia meridionale. Sull’
importanza di questo incontro, che si è svolto a ridosso dell’Anno della Fede, padre
Joseph Paimpalli della nostra redazione indiana, ha intervistato suor Angela
Zukowski, religiosa delle Missionarie ausiliarie del Sacro Cuore, docente presso
l'Università cattolica mariana di Dayton, presente a Bangkok:
R. - Penso che
l’Anno della Fede sia un’occasione molto stimolante per dare una nuova immagine alla
Chiesa nel 21.mo secolo, soprattutto attraverso le nuove tecnologie e i nuovi social
network che caratterizzano l’era digitale. Stiamo vivendo un periodo molto interessante
e quello che stiamo cercando di fare all’Università cattolica mariana di Dayton è
di sfruttare questa era digitale attraverso metodi come l’e-learning per ciò che riguarda
la formazione religiosa. Abbiamo portato a termine un progetto iniziato nel 1996,
che prevede la formazione religiosa on-line non solo per adulti, ma anche per catechisti
e persone della terza età. Ci sono molti cattolici adulti che vogliono approfondire
la conoscenza della loro fede, anche se negli ultimi anni si sono allontanati, magari
perché sono semplicemente incuriositi dai corsi offerti in questo campo. Dare loro
la possibilità di essere on-line e seguire i corsi attraverso internet, insieme ad
altre persone connesse da molte altre parti del mondo, dà veramente la possibilità
di fare una riflessione critica circa il modo in cui ciascuno può vivere la propria
fede e crescere nel rapporto con Gesù, formando allo stesso tempo una forte e-community
in rete.
Ma quale può essere il ruolo dei “social media” nella Chiesa? Risponde
il giornalista indiano Allwyn Fernades che ha partecipato all'evento:
R.
- I social media sono una nuova realtà che pone alla Chiesa delle nuove ed enormi
sfide, ma anche un’opportunità per farsi conoscere. Il Web 2.0 ha aperto un nuovo
universo interattivo: un universo in cui le persone possono interagire le une con
le altre in tutto il mondo, condividendo informazioni ed opinioni attraverso parole
ed immagini. I social media incoraggiano la gente a ricercare informazioni, ricercare
idee, ricercare persone e a condividere tutto questo istantaneamente in rete. “Cercare”
e “condividere”: sono queste le due parole chiave del mondo dei social media. Quando
parliamo di “cercare” e di “condividere” non sentiamo forse suonare un campanello?
Non è forse il messaggio di Gesù? Cercare la verità e condividerla; cercare le buone
notizie e condividerle. E’ per questa ragione che ritengo che la Chiesa abbia molto
da dare ai social media: incoraggiare anzitutto la gente a ricercare la verità nelle
loro case, nella loro realtà sociale, nel mondo politico e quindi condividere le buone
notizie con gli altri. E’ per questo che sono molto felice che anche il Papa abbia
utilizzato Twitter. Sono molto felice di vedere come la Chiesa sia ora presente nei
social network. Inoltre bisogna anche sottolineare che i social network promuovono
certamente la democratizzazione del mondo: sono, infatti, riusciti a ridurre le distanze
con le gerarchie del potere, perché hanno insegnato alle persone come rispettarsi
reciprocamente e rispettare le diverse opinioni, senza preoccuparsi di dare importanza
al loro ruolo.
A margine dell’incontro, mons. Chacko Thottumarickal, vescovo
indiano di Indore e presidente dell’Ufficio delle comunicazioni sociali dei vescovi
asiatici, si è soffermato sulla nuova applicazione della Radio Vaticana per i sistemi
Android. “Ora la Radio Vaticana si sposta con te, ovunque tu vada, puoi avere accesso
alle news anche sul tuo cellulare”, ha detto il presule che ha poi sottolineato come
l’applicazione sia ora disponibile in lingua inglese e italiana, mentre “successivamente
verranno incluse altre lingue”. L’applicazione della Radio Vaticana per Iphone sarà
pronta nelle prossime settimane.