Movimento cristiani lavoratori: i cattolici pensino a un programma per le elezioni
A pochi mesi dalle elezioni i cattolici italiani devono mettere a punto un nuovo impegno
sociale. E’ con questo obiettivo che si è aperto ieri a Senigallia l’annuale seminario
di studi del Movimento Cristiano Lavoratori, l’Mcl. Una tre giorni di dibattiti, affinché
i laici cristiani impegnati nella società possano dare un contributo per far uscire
il Paese dalla crisi. Alessandro Guarasci ha sentito il presidente dell’Mcl,
Carlo Costalli
R.
- Creare coesione sociale, aiutare complessivamente la crescita, sono problemi che
riguardano la politica che sta attraversando un periodo difficile, soprattutto nel
periodo delle future scadenze elettorali. I cattolici devono costruire una presenza
della società, partendo dalla fede, ma proiettando verso un futuro di speranza.
D.
- E’ da diversi mesi che si parla di un nuovo protagonismo dei cattolici in politica.
Se ne parla, ma di concreto che cosa c’è?
R. - I cattolici, soprattutto nell’ultimo
anno, anno e mezzo, hanno dimostrato una maggiore unità interna, e i "passaggi" di
Todi lo hanno dimostrato. E’ evidente che adesso devono fare un passo in avanti. Ci
stiamo avvicinando ad un periodo difficile, pre-elettorale, devono dimostrare che
questa progettualità e questa sostanziale novità si proietta anche, intanto, nella
preparazione di un programma e di un progetto futuro da presentare alle forze politiche,
e poi, per alcuni, anche nella costruzione di un area in cui possiamo difendere i
nostri valori.
D. - C’è attesa per il convegno che si terrà a Todi il 21 ottobre,
ma che cosa sarà?
R. - La conclusione di un percorso di lavoro per presentare
una proposta politica per il futuro della crescita del Paese. Dobbiamo uscire da lì
con un programma da sottoporre a coloro che hanno interesse a partecipare alla competizione
elettorale, un programma in cui emergono chiaramente i nostri valori ma non solo,
un programma che dia anche alcune risposte ai temi economici e sociali del Paese.