Il vescovo di Parma sul gioco d'azzardo: passo in avanti l'ammissione del rischio,
ma norme siano più severe
Il vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, presidente della Commissione Cei per la Famiglia,
chiede norme più severe contro il gioco d’azzardo. Il Consiglio dei Ministri ha deciso
di limitare la pubblicità dei giochi con vincite in denaro con particolare riguardo
alla tutela dei minori e un limite di 200 metri all’installazione di nuovi videogiochi
da luoghi di culto, scuole e strutture sanitarie. Ma sentiamo mons. Solmi intervistato
da Alessandro Guarasci:
R. – In realtà
è già un passo avanti l’ammissione del rischio e della pericolosità potenziale dei
luoghi destinati al gioco d’azzardo. Io auspicherei provvedimenti decisi, in ordine
proprio alla dissuasione da parte anche dell’autorità pubblica nei confronti dei minori,
e un’opera di sostegno, variegata in tanti modi, alle persone che sono più deboli
e più propense a scivolare in una ludopatia, che in Italia vede coinvolto un quindici
per cento della popolazione.
D. – Si è intervenuto anche sulla pubblicità.
C’è chi dice che quella sui giochi d’azzardo dovrebbe essere del tutto vietata. Lei
è d’accordo?
R. – Io sono d’accordo con questa linea più dura. Una pubblicità,
data specialmente dalle reti nazionali, in qualche modo sollecita e sostiene un’idea
errata e come tale dovrebbe essere a mio parere eliminata drasticamente, come è avvenuto
per il fumo, per le sigarette.
D. – Non è anomalo che lo Stato faccia lucro
su questa attività e poi magari sia costretto ad intervenire per sostenere coloro
che sono vittime di usura?
R. – E’ assolutamente anomalo. In qualche modo lo
Stato ne ricava un beneficio, ma dall’altro ne ricava lui stesso un danno e un danno
importante, oltre che sostenere un’attività che non è assolutamente compatibile con
lo sviluppo della persona, della dignità della persona e del bene comune.
D.
– Da quanto capisco, sarebbe augurabile che durante il cammino parlamentare questo
decreto fosse rafforzato?
R. – Assolutamente. Io vado su questa linea: sarebbe
auspicabile che ci fosse una normativa più pesante e certamente dei controlli forti
e, anche in questo caso, chi verrà a contrapporsi a normative che saranno espresse
dovrà essere punito in modo esemplare.