"Se si immaginasse
di togliere i test di ingresso all'università si lascerebbe spazio libero a raccomandazioni
e pratiche non lodevoli. Ma c'è bisogno che il MIUR attivi un gruppo di lavoro dedicato
alla garanzia di qualità dei test stessi". Il Rettore dell'Università di Padova
Giuseppe Zaccaria auspica un sistema misto in cui al test, riveduto e corretto, si
affianchi una verifica della produttività di uno studente dopo uno o due anni di corso.
E aggiunge: "Il numero chiuso può limitare nei fatti il diritto allo studio ma non
lo limita in via di principio perché esso non può essere un diritto indiscriminato
a studiare in qualsiasi tipo di corso e di struttura senza condizioni contestuali
che lo rendono possibile, fruibile ed efficace, altrimenti diventa una presa in giro".
Dalla Fuci (Federazione Universitari Cattolici Italiani) accordo su "una maggiore
severità nel triennio, che non porti all'annichilimento degli studenti - precisa
Sofia Bianchi, vice presidente nazionale - cioè che non significhi scartare i peggiori
(perché quelli si scartano da soli), bensì scegliere i migliori e quindi investire
su questi. (di Antonella Palermo)