Bolivia: solidarietà dei vescovi per l'agenzia cattolica querelata dal governo
Il vicepresidente della Conferenza episcopale della Bolivia, mons. Jesús Pérez, vescovo
di Sucre, ha chiesto ai giornalisti e ai direttori dei media di essere forti e di
affrontare con molta calma i tempi difficili che vive il Paese. Nella nota inviata
all'agenzia Fides, mons. Pérez ricorda che, come i profeti, i lavoratori della stampa
sono messaggeri della verità. Ora "è il momento di rimanere calmi" ma spetta comunque
ai giornalisti dire la verità e "essere coraggiosi", quindi ha chiesto loro, ancora
una volta, calma e serenità nonostante le circostanze. Le parole di mons. Pérez giungono
dopo l'annuncio di una querela del governo contro tre media, uno dei quali è la “Agencia
de Noticias Fides” (Anf) gestita dalla Chiesa cattolica, per aver distorto – secondo
l’accusa - alcune dichiarazioni del Presidente. La settimana scorsa la Conferenza
episcopale boliviana, in una lettera al direttore della Anf, il sacerdote gesuita
José Gramunt di Moragas, ha espresso "sostegno e solidarietà al lavoro giornalistico
della Anf, dinanzi agli attacchi che ha ricevuto nei giorni scorsi dai rappresentanti
del governo nazionale". Nella lettera i vescovi affermano che non trovano "alcun motivo
ragionevole per le accuse che le autorità hanno rilasciato pubblicamente, screditando
un lavoro al servizio della verità e del bene comune, che è ben inserito nella storia
di questo mezzo di comunicazione della Chiesa cattolica in Bolivia". L'Observatorio
Nacional de Medios (Onadem) de la Fundación Unir Bolivia ha denunciato l'aumento delle
aggressioni contro i giornalisti in Bolivia e la rappresentante del Colegio Latinoamericano
de Periodistas (Colaper) ha annunciato che a fine settembre presenterà un rapporto
su questa situazione al Congresso dei Giornalisti di Ecuador e Colombia. (R.P.)