Terra Santa: ordinari e Patriarcato condannano la violenza anticristiana
Il portale dell‘abbazia di Latrun, situata a 15 km a ovest di Gerusalemme, è stato
bruciato ieri mattina all’alba da sconosciuti che hanno lasciato anche graffiti blasfemi,
scritti in ebraico, sui muri. Dura la condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme
che si è detto “indignato” per la “bruttezza” di tali atti “vergognosi” che “sporcano
luoghi cristiani in Israele e offendono la figura di Cristo, figlio della Terra Santa”.
"Questa mattina - rende noto il Patriarcato - i monaci trappisti di Latrun hanno trovato
la porta del convento completamente bruciata. I vandali hanno anche insozzato le mura
con iscrizioni in ebraico contro Cristo definito ‘una scimmia’. Altri graffiti fanno
riferimento ad una colonia di recente evacuata, Migron”. Dal Patriarcato - riferisce
l'agenzia Sir - anche la condanna di ogni tentativo di “creare divisioni tra le comunità”
e l’esortazione “al rispetto, alla tolleranza, valori che testimoniano la grandezza
umana”. “Perché i cristiani sono ancora presi di mira?” è la domanda sollevata dall’Assemblea
degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) che in una nota condanna l’accaduto.
“Cosa sta succedendo nella società israeliana al punto che i cristiani sono capri
espiatori di una simile violenza? Coloro che hanno lasciato i loro slogan di odio,
hanno espresso rabbia per lo smantellamento degli insediamenti ebraici illegali in
Cisgiordania. Ma perché la scaricano contro i cristiani e i loro luoghi di culto?
Che genere di disprezzo verso i cristiani viene insegnato nelle loro scuole e nelle
loro case? E perché i colpevoli non si trovano e non vengono consegnati alla giustizia?
È giunto il momento per le autorità - chiede l’Aocts - di agire per porre fine a questa
violenza insensata e garantire l’insegnamento del rispetto nelle scuole”. Non è la
prima volta che si verificano episodi di “criminalità anticristiana”: lo scorso febbraio
erano stati presi di mira una chiesa battista ed un monastero a Gerusalemme Ovest,
con scritte ingiuriose contro i cristiani. (R.P.)