2012-09-04 14:07:55

Terra Santa: ordinari e Patriarcato condannano la violenza anticristiana


Il portale dell‘abbazia di Latrun, situata a 15 km a ovest di Gerusalemme, è stato bruciato ieri mattina all’alba da sconosciuti che hanno lasciato anche graffiti blasfemi, scritti in ebraico, sui muri. Dura la condanna del Patriarcato latino di Gerusalemme che si è detto “indignato” per la “bruttezza” di tali atti “vergognosi” che “sporcano luoghi cristiani in Israele e offendono la figura di Cristo, figlio della Terra Santa”. "Questa mattina - rende noto il Patriarcato - i monaci trappisti di Latrun hanno trovato la porta del convento completamente bruciata. I vandali hanno anche insozzato le mura con iscrizioni in ebraico contro Cristo definito ‘una scimmia’. Altri graffiti fanno riferimento ad una colonia di recente evacuata, Migron”. Dal Patriarcato - riferisce l'agenzia Sir - anche la condanna di ogni tentativo di “creare divisioni tra le comunità” e l’esortazione “al rispetto, alla tolleranza, valori che testimoniano la grandezza umana”. “Perché i cristiani sono ancora presi di mira?” è la domanda sollevata dall’Assemblea degli Ordinari cattolici di Terra Santa (Aocts) che in una nota condanna l’accaduto. “Cosa sta succedendo nella società israeliana al punto che i cristiani sono capri espiatori di una simile violenza? Coloro che hanno lasciato i loro slogan di odio, hanno espresso rabbia per lo smantellamento degli insediamenti ebraici illegali in Cisgiordania. Ma perché la scaricano contro i cristiani e i loro luoghi di culto? Che genere di disprezzo verso i cristiani viene insegnato nelle loro scuole e nelle loro case? E perché i colpevoli non si trovano e non vengono consegnati alla giustizia? È giunto il momento per le autorità - chiede l’Aocts - di agire per porre fine a questa violenza insensata e garantire l’insegnamento del rispetto nelle scuole”. Non è la prima volta che si verificano episodi di “criminalità anticristiana”: lo scorso febbraio erano stati presi di mira una chiesa battista ed un monastero a Gerusalemme Ovest, con scritte ingiuriose contro i cristiani. (R.P.)







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