2012-09-04 11:33:02

Polonia: 300 scienziati contro la fecondazione in vitro


Il Parlamento polacco nel settembre del 2009 aveva iniziato a lavorare su una normativa relativa alle procedure di fecondazione in vitro. 100 scienziati polacchi si mobilitarono immediatamente e presentarono un documento in cui si chiedeva al Parlamento un divieto legislativo sull’uso di tali metodi. Oggi quel documento è stato firmato da 300 scienziati che sottolineano come l’inseminazione in vitro comporti “la distruzione di esseri umani non nati” e che, i bambini nati da questo tipo di fecondazione siano due volte più esposti rispetto a bambini concepiti naturalmente al rischio di avere difetti alla nascita o ritardi mentali e fisici. A tal proposito, gli stessi scienziati hanno proposto la NaProTechnologia come metodo di diagnosi e cura della sterilità. “Questa – si legge nel comunicato - è basata sul Modello Creighton, utile proprio a seguire il corpo della donna durante il suo ciclo naturale. In nessuna fase di questo metodo vi è la distruzione di esseri umani non nati, né si distrugge la dignità dei coniugi e dell’essere umano concepito”. Questo metodo, come osserva l’agenzia Zenit, fu sviluppato da Thomas Hilgers nel 1991 e monitora e mantiene la salute del sistema riproduttivo femminile basandosi principalmente su metodi naturali, approvati dalla Chiesa cattolica, ovvero sulla capacità di riconoscere la propria fertilità da parte dei coniugi in cerca di prole. (L.P.)







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