2012-09-04 10:58:10

Michelle Obama apre la Convention Democratica in North Carolina


Con il discorso della First Lady, Michelle Obama, prende il via oggi a Charlotte, in North Carolina, la Convention democratica che ha l’obiettivo di rilanciare la presidenza Obama alle prese con la crisi economica e il perdurare del tasso di disoccupazione sopra l’8%. Sulla differenza tra questa Convention e quella che quattro anni fa, a Denver, lanciò la corsa di Obama alla Casa Bianca, Alessandro Gisotti ha intervistato Marilisa Palumbo, americanista del Corriere della Sera:RealAudioMP3

R. – Il clima sarà molto diverso da allora, perché allora fu davvero un’“incoronazione”, il culmine di un sogno, almeno fino alle elezioni. L’entusiasmo era palpabile tra i delegati nello stadio di Denver. Quest’anno sarà molto diverso, perché Obama è testa a testa nei sondaggi. La Convention repubblicana non ha dato grande slancio a Romney, ma resta il fatto che le condizioni sul terreno di gioco tra i due contendenti non sono molto favorevoli per Obama, il suo indice di approvazione è piuttosto basso. Le notizie sulla disoccupazione sono sempre abbastanza nere. Tra l’altro, lui parlerà giovedì sera e venerdì ci sarà il rapporto sulla disoccupazione… Obama cercherà di dipingere le elezioni come una scelta molto netta tra il passato e il futuro, cioè dirà che Romney vuole riportare l’orologio della politica indietro di anni, tutelare sempre i più ricchi, ignorare la middle class… Quindi, credo che questi saranno i temi su cui Obama insisterà molto e avrà un aiutante d’eccezione che sarà Bill Clinton, che parlerà mercoledì sera. Clinton deve far ricordare ai democratici come si stava bene quando lui era presidente e dirà che è Obama l’unica persona che può riportare l’America a quei fasti.

D. - L’economia è senza dubbio il tema forte di queste elezioni presidenziali. Su questo si giocherà la partita e su questo Obama deve convincere gli americani che meglio di quanto è stato fatto non si potesse fare…

R. – Non è un’impresa facile, perché secondo tutti i sondaggi almeno 7 americani su 10 dicono di stare peggio o comunque di stare come quattro anni fa. Questi sono numeri da far tremare i polsi a qualsiasi presidente uscente. Però, resta il fatto che Obama ha un grande vantaggio che conserva e che non ha mai perso: il livello personale, il feeling degli elettori con lui è rimasto sempre molto forte e anche da parte dell’elettorato repubblicano c’è rispetto per la sua persona e la sua figura. Questo, e anche il fatto che Romney sia una persona molto poco carismatica, rappresenta un vantaggio per Obama.







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