2012-09-03 14:21:01

Turchia: scontri tra governativi e ribelli curdi, almeno 30 vittime


E' salito ad una trentina di morti il bilancio degli scontri tra forze di sicurezza turche e ribelli curdi nel sudest della Turchia: uccisi 9 tra poliziotti e militari e una ventina di militanti del Partito dei lavoratori del Kurdistan. Il servizio è di Salvatore Sabatino:RealAudioMP3

Tutto è iniziato con l’attacco di un gruppo di ribelli ad un complesso della polizia; attacco, di certo pianificato da tempo, perché condotto con mitragliatrici e razzi. Inevitabile la reazione di polizia e soldati, che hanno ingaggiato violenti scontri; alla fine è stata una carneficina, con una trentina di morti, tra i quali si conterebbero anche alcuni civili. Uno stillicidio di vittime che continua da settimane e che ripropone quello dell’autonomia curda, come uno dei maggiori problemi del Paese anatolico; una vera spina nel fianco del premier Erdogan. Ne abbiamo parlato con il giornalista turco Dundar Kesapli:

R. - E’ un problema che purtroppo va avanti da anni senza risoluzione ma bisogna specificare e sottolineare una cosa: non si tratta di un problema curdo, ma di estremismo curdo; sono gli estremisti che stanno facendo un gioco politico contro il governo turco. La maggior parte delle popolazioni che vivono nel sud-est della Turchia sono di origine curda e quando gli estremisti del Pkk fanno attentati contro i civili, uccidono persone della loro stessa etnia.

D. – Quanto la tragedia siriana che si sta consumando alle porte della Turchia può rinfocolare ulteriormente le tensioni interne nel Paese sul fronte curdo?

R. – Tutto è possibile perché purtroppo fra Siria e Turchia ci sono sempre stati momenti di tensione. La Siria è un Paese dove molti estremisti del Pkk facevano addestramento; quindi, dietro tutto questo potrebbe esserci la mano dei siriani.







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