Taiwan. Migliaia di persone ai funerali del cardinale Shan: ha dedicato la sua vita
alla carità
Migliaia di fedeli hanno partecipato sabato a Taipei, capitale della Repubblica di
Cina (Taiwan), ai funerali del cardinale gesuita cinese Paul Shan Kuo-hsi, vescovo
emerito di Kaohsiung, spentosi il 22 agosto scorso all’età di 88 anni dopo una lunga
battaglia contro il cancro. Tra i presenti anche il capo di Stato taiwanese Ma Ying-jeou,
come segno di apprezzamento per la sua opera spirituale e caritativa, e - in rappresentanza
del Papa - mons. Savio Hon Tai-Fai, segretario della Congregazione per l'Evangelizzazione
dei Popoli. Il vescovo di Kaohsiung, mons. Peter Liu Cheng-chung, durante le esequie
da lui celebrate, ha letto il testamento del porporato in cui aveva chiesto funerali
e sepoltura sobri. Per questo non c’erano fiori, ma solo crocifissi e candele. Il
corpo del cardinale Shan è stato inumato in un cimitero cattolico locale. Durante
i funerali il porporato è stato ricordato come un uomo che ha dedicato tutta la sua
vita alla carità. In sua memoria è stata creata una Fondazione per continuare la sua
opera a favore di poveri ed emarginati. Il cardinale gesuita, molto amato dai suoi
fedeli, aveva lavorato molto per la riconciliazione della Chiesa in Cina e si era
fortemente impegnato sul fronte dell’evangelizzazione e del dialogo interreligioso,
con una forte attenzione alla formazione dei sacerdoti e di un laicato ben preparato.
Ma grande è stata la sua attività sociale con molteplici iniziative a favore di poveri,
malati, anziani, donne sfruttate, detenuti. Era intervenuto anche pubblicamente chiedendo
al governo di Taiwan di ridurre il divario tra ricchi e poveri e di abolire la pena
di morte. Negli ultimi anni aveva visitato tutte le diocesi dell’isola di Taiwan per
offrire la sua testimonianza di malato terminale alla luce della fede, cercando di
infondere nelle persone il coraggio di affrontare le sfide della vita. Il Papa - in
un messaggio di cordoglio - manifestando la sua gratitudine a Dio per il ministero
svolto dal cardinale Shan in tanti anni di servizio alla Chiesa, si unisce a quanti
piangono la sua scomparsa, compresi suoi confratelli gesuiti, e affida “la sua anima
sacerdotale alla misericordia infinita di Dio”. (A cura di Sergio Centofanti)