Giornata per la salvaguardia del Creato: sanare la terra è sanare il cuore dell'uomo
“La crescita senza limiti non promuove uno sviluppo umano integrale. Noi dobbiamo
intraprendere il cammino verso la giustizia e la pace per realizzare un’economia vantaggiosa
per tutti e un’ecologia adatta all’ambiente naturale”. Questo è l’appello lanciato
alla società e alle istituzioni dai partecipanti all’Incontro ecumenico interregionale
che si è svolto questa mattina a Pian di Cansiglio, vicino Belluno, in occasione della
settima Giornata per la salvaguardia del creato. All’iniziativa hanno aderito le diocesi
di Trento, Belluno Feltre, di Como e di Bolzano. Il servizio di Marina Tomarro:
“Oggi c’è
la lode umile e lieta al Creatore, che è un’assunzione ferma e cosciente del dono
ricevuto per attuare il progetto che ci viene affidato da Dio”. Così, mons. Mansueto
Bianchi, presidente della Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso
della Conferenza episcopale italiana, ha aperto l’incontro ecumenico e interreligioso
in occasione della settima Giornata per la salvaguardia del Creato. “Le ferite di
questa terra – ha continuato il presule facendo riferimento al tema della Giornata,
‘Educare alla custodia del Creato per sanare le ferite della terra’ – sono il riflesso
di quelle che l’uomo porta dentro di sé a causa del seme guasto dell’egoismo e dell’incoerenza.
Perciò, ha spiegato, guarire la terra è sanare anche il cuore dell’uomo”. Anche l’archimandrita
Evangelios Infantidis, vicario generale dell’arcidiocesi ortodossa di Italia e di
Malta, ha invitato i cristiani ad essere uniti per la custodia dell’ambiente, per
trasmetterlo alle generazioni future e fare la volontà di Dio in unione con tutto
il mondo e con il Creato.
Alla celebrazione erano presenti anche molti giovani
delle diocesi. Ascoltiamo la testimonianza di due di loro, Gianna e Federico:
R.
– Nel mio piccolo, cerco di salvaguardare l’ambiente con le piccole cose, con i piccoli
gesti: una raccolta differenziata ben fatta, oppure anche tenendo in considerazione,
per esempio, quanto costa l’uso della macchina: quando usciamo la sera, cerchiamo
di uscire in compagnia in modo da risparmiare anche nell’uso della macchina. Penso
che anche questa sia una piccola attenzione.
R. – Vivendo concretamente l'ambiente
montano, frequentandolo: questo è il modo migliore per promuoverlo, raccontando poi
anche la propria esperienza concreta perché la montagna è un grande tempio, un tempio
naturale. e prima o poi, tutti hanno bisogno della montagna, perché hanno bisogno
di pace, di silenzio… Penso che posti più adatti non ce ne siano.
Tra i presenti,
anche il gruppo di giornalisti dell’Associazione “Greenaccord” che ha concluso, proprio
a Pian di Cansiglio, il cammino iniziato ieri dalle Dolomiti trentine. Ma come è andata?
Ascoltiamo Martina Valentini, di “Greenaccord”:
R. – Il bilancio di
questi due giorni tra Trentino e Belluno è sicuramente un bilancio positivo. Abbiamo
fortemente voluto portare i giornalisti a fare questa esperienza importante a contatto
con la natura, ma soprattutto a contatto con la montagna. Ed è importante per me,
tra i giornalisti, soprattutto in questa occasione così importante come quella della
Giornata della salvaguardia del Creato, un approccio importante in mezzo ai giovani
in un contesto naturalistico affascinante, e soprattutto in una condizione di profonda
riflessione e spiritualità. Quindi, l’adesione di importanti testate cattoliche e
non, l’adesione di molti giovani ha permesso un confronto ed un approccio integrato
di riflessione, di confronto. E’ un’esperienza sicuramente unica.