Alcoa-Carbosulcis. Mons. Zedda: serviva un impegno maggiore da parte di tutti
La miniera della Carbosulcis non chiuderà il 31 dicembre. Atteso comunque da parte
della Regione Sardegna un piano di riconversione del sito in carbone pulito. Più difficile
la situazione dell’Alcoa. Dopo il "no" dell’azienda a rimandare la chiusura degli
impianti, lo stabilimento di Portovesme da questo pomeriggio comincerà a fermare la
produzione. Deluso il vescovo di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, intervistato
da Alessandro Guarasci:
R. – Deluso
in un certo senso sì, anche se in qualche modo, era da aspettarsi una posizione così
dura di Alcoa: crea senz’altro dei problemi per una soluzione e per il futuro. Ci
ritroviamo in continuazione a dover affrontare gli stessi problemi. Speriamo ci siano
delle evoluzioni anche, spero, nell’atteggiamento di Alcoa stessa. Noi crediamo che
anche gli imprenditori debbano avere una responsabilità non soltanto nei confronti
della ricerca del profitto, ma anche nei confronti della situazione sociale.
D.
- Secondo lei, manca una vera strategia per rilanciare, in qualche modo, la produzione
in Sardegna, per dare anche più ricchezza a quest’isola?
R. - Sicuramente,
non è semplice riuscire a mettere in equilibrio le esigenze reali del territorio e
le possibilità, anche economiche, di affrontare questi problemi. Ma io speravo ci
fosse un impegno maggiore e una presenza maggiore, anche per quanto riguarda la chiarezza
nei confronti di Alcoa. E anche per quanto riguarda il Carbosulcis, si nota ancora
una diffidenza reciproca tra governo e governo regionale. Questo è per un certo verso
positivo, nel senso che è bene che ciascuno prenda le sue responsabilità, contemporaneamente
potrebbe diventare un ostacolo in più nel cercare di affrontare le cose, e questo
sarebbe a detrimento della soluzione da trovare.
D. - Se queste due vertenze
non saranno risolte, soprattutto per la vostra zona, saranno anni difficili?
R.
- Il pericolo è sempre in agguato, ed è quello di una mancanza di coesione sociale,
di attenzione all’unità tra i diversi responsabili. Questo pericolo c’è sempre insomma.
Quando si affrontano problemi del genere, la tentazione di salvaguardare gli interessi
personali o di gruppi è sempre in agguato.