2012-08-31 08:30:46

Polemiche per le intercettazioni sulla presunta trattativa tra stato e mafia che gettano ombre su Napolitano


In Italia sempre in primo piano le intercettazioni pubblicate dal settimanale Panorama che coinvolgono il presidente della Repubblica Napolitano sulla presunta trattativa tra stato e mafia. Per il Quirinale si tratta di una torbida manovra destabilizzante. E sulla vicenda interviene anche il premier Monti parlando di “inaccettabili insinuazioni”. Il servizio è di Eugenio Bonanata:RealAudioMP3

Un attacco strumentale, il Paese saprà reagire. Il premier Monti in un colloquio telefonico ha espresso la sua personale solidarietà - e quella del governo - al presidente Napolitano. Una nota di Palazzo Chigi riferisce di “un tentativo di destabilizzazione del paese”, teso a minare la credibilità del Capo dello Stato, invocando la “difesa dei valori costituzionali incarnati in modo esemplare dal presidente Napolitano e dal suo impegno instancabile al servizio esclusivo della Nazione e del suo prestigio nella comunità internazionale”. In precedenza la presa di posizione del Quirinale. Il presidente non è ricattabile: “alle tante manipolazioni – afferma - si aggiungono autentici falsi”. Il settimanale Panorama ricostruisce telefonate con l’ex ministro dell’Interno Mancino in cui sarebbero stati espressi "giudizi e commenti taglienti su Berlusconi, Di Pietro e parte della magistratura inquirente di Palermo". La procura palermitana conduce l’indagine sulla presunta trattativa tra Stato e Mafia. Il Colle ha già sollevato il conflitto di attribuzione dei poteri e chiesto l’intervento del Consiglio Superiore della Magistratura. L’organismo ha definito corretto questo atteggiamento, parlando di attacchi infondati e strumentali ai danni del Quirinale.








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