"Clarisse" di Liliana Cavani. Fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia
Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario di Liliana
Cavani “Clarisse”, girato all’interno del convento di Santa Chiara a Urbino. Un incontro
fatto di domande della regista italiana e di risposte della comunità monastica, molto
sincere, profonde e ricche. Per conoscere meglio chi nella Chiesa vive nella clausura
e in una dimensione di preghiera silenziosa e potente. Il servizio di Luca Pellegrini:
La neve ha
imbiancato i campi e il convento delle clarisse di Urbino. Non ci si aspetterebbe
mai di trovarle, in quel luogo silenzioso e di preghiera, di fronte a una cinepresa.
E dietro questa, Liliana Cavani porgere domande anche non confortevoli, ma molto precise
e interessanti per la vita di oggi, nella e fuori la Chiesa. Sono sorridenti, accoglienti
e rispondono con assoluta semplicità, con quel sensum fidei che illumina l’intelligenza
umana. Come scrive oggi Ritanna Armeni sulle pagine dell’Osservatore Romano: “sono
sincere ma non indignate, rammaricate ma non amareggiate. Vogliono solo spiegare e
spiegarsi”. Liliana, ha girato questo film piccolo e prezioso per capire che cosa
e con quali risultati?
“Volevo capire cosa c’era dentro una comunità di
clarisse, nate ai tempi di Francesco e Chiara. E devo dire che mi ha colpito l’intelligenza
semplice delle risposte, ma profonde, così profonde, così chiare. Anche perché loro
avevano visto il mio film su Francesco mille volte, quindi avevano -diciamo- fiducia.
È nata un’amicizia anche con la troupe”.