2012-08-30 08:05:03

Greenaccord celebra sulle Dolomiti la Giornata per la salvaguardia del Creato


Una camminata sulle Dolomiti tra il Trentino e il Veneto. E’ così che da domani diversi giornalisti di testate nazionali celebreranno la VII Giornata per la salvaguardia del Creato che si celebra il prossimo primo settembre. L’iniziativa, promossa dall’associazione culturale Greenaccord Onlus, coinvolgerà anche dei gruppi giovanili provenienti dalle diocesi di Belluno, Trento, Bolzano e Como. Marina Tomarro ha intervistato Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord:RealAudioMP3

R. - Partiremo, innanzitutto, dall’idea di contemplazione. Portare i giornalisti a contemplare uno dei paesaggi più belli del territorio italiano le montagne delle Dolomiti, partendo dalle Pale di San Martino fino ad arrivare alle Dolomiti bellunesi. E poi anche il cammino come scoperta di sé e dei compagni di viaggio. Ci saranno tanti giovani che affiancheranno i giornalisti. Questo rapporto tra giornalisti e giovani serve per far crescere il desiderio di responsabilità personale; mani operose che possano aiutare a risanare le ferite inferte dall’uomo al Creato.

D. - Tema della Settima giornata per la salvaguardia del Creato, è proprio "educare alla custodia del Creato per sanare le ferite della Terra". Allora quanto la comunicazione può fare in questo senso?

R. - Io direi che è un ruolo importantissimo, perché noi chiamiamo i giornalisti che si occupano dell’ambiente “Sentinelle del Creato”, proprio per voler dimostrare che loro sono persone chiamate a vigilare, innanzitutto, affinché queste ferite non vengano inferte, e se ci sono, aiutare ad informare la popolazione a far si che tanta gente si rimbocchi le maniche e, soprattutto, anche a guidare le scelte politiche verso itinerari più sostenibili, e soprattutto attenti all’amore per il Creato.

D. - E nel cammino, i giornalisti attraverseranno anche alcuni boschi storici. Perché questa scelta?

R. - I boschi sono i polmoni del pianeta, ci danno aria e ci consentono di vivere. Quindi hanno una valenza enorme, anche per l’economia locale, perché i boschi, gestiti bene, danno anche la possibilità di avere delle risorse economiche. Vedo questa valenza del bosco e della montagna in genere, molto importante, anche per ricordare che la montagna, è stata nella Bibbia, il luogo prediletto da Dio per gli appuntamenti più importanti con l’uomo.

Ascoltiamo il commento di don Giuseppe Bratti, direttore dell’ufficio di comunicazioni sociali per la diocesi di Belluno Feltre, e tra i promotori dell’iniziativa.

“Le ferite della Terra sono molteplici. Però, sono meno note le iniziative di salvaguardia del territorio che quotidianamente, la gente che vive in montagna, opera e applica. È molto difficile pensare che un prato falciato possa contribuire a sanare le ferite della Terra, sembra una cosa ovvia. In realtà, se il prato non è falciato, prolifera un bosco - non coltivato - e il territorio ne perde non solo in bellezza paesaggistica, ma anche in tenuta delle acque meteoriche. Per cui è necessario che anche i mass media aiutino chi opera e pratica questo tipo di attività, a diffondere questo messaggio”.







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