Giornata internazionale degli scomparsi: oltre 14 mila solo nei Balcani
Ricordare le decine di migliaia di persone vittime di sparizioni forzate, fare pressione
sui governi affinché non abbandonino le indagini. Queste le finalità dell’odierna
Giornata internazionale degli scomparsi, istituita dalle Nazioni Unite nel 2010. Soltanto
nei Paesi della ex Jugoslavia – denuncia Amnesty International in un rapporto - mancano
all’appello oltre 14 mila persone, quasi la metà del totale degli scomparsi nel decennio
di conflitti iniziato nel 1991. Le loro famiglie sono ancora in attesa di verità e
giustizia. “Per loro il capitolo delle sparizioni forzate – sottolinea Jezerca Tigani,
vicedirettrice del Programma Europa e Asia Centrale di Amnesty International – non
è chiuso e rimane una fonte quotidiana di dolore”. “Le vittime delle sparizioni forzate
nei Paesi della ex Jugoslavia appartengono a tutti i gruppi etnici. Sono civili e
soldati, donne e uomini, bambine e bambini. Le loro famiglie - sottolinea Jezerca
Tigani - hanno il diritto di sapere la verità sulle circostanze della loro scomparsa,
su loro destino e sullo svolgimento e l’esito delle indagini”. Alcuni responsabili
di queste sparizioni – si legge nel rapporto – sono stati sottoposti alla giustizia
del Tribunale Penale Internazionale per la ex Jugoslavia, il cui mandato però è prossimo
alla fine. I tribunali nazionali – precisa inoltre l’organizzazione umanitaria – agiscono
con lentezza. “L’assenza di indagini e processi per le sparizioni forzate e i rapimenti
– sottolinea Jezerca Tigani – resta un problema grave. Il principale ostacolo resta
l’impunità”. (A.L.)