2012-08-30 13:44:48

Costa d'Avorio: appello al dialogo per salvare il Paese dalla violenza


La nazione ivoriana è in “pericolo” e rischia un’esplosione a causa dell’“odio, delle violenze e dell’intolleranza”: è il quadro difficile tracciato all'agenzia Misna dal presidente della Commissione dialogo, verità e riconciliazione (Cdvr), Charles Konan Banny, dopo l’ondata di attacchi contro le Forze armate che da inizio agosto ha causato una decina di vittime. Ma, secondo l’ex primo ministro, “non è ancora troppo tardi per rimettersi sulla strada della riconciliazione”. Banny si aspetta dal Capo di Stato Alassane Dramane Ouattara, “presidente di tutti gli ivoriani”, “iniziative tese alla ripresa del dialogo con l’opposizione”. Nonostante la crisi post-elettorale – conclusasi con 3000 vittime – sia terminata da maggio 2011, la Costa d’Avorio è regolarmente teatro di violenze, attacchi armati e scontri intercomunitari che allontanano il ritorno alla sicurezza e alla stabilità. Parte in causa nel clima di insicurezza diffusa soprattutto nelle regioni occidentali è l’opposizione politica del Fronte Popolare Ivoriano (Fpi) dell’ex presidente Laurent Gbagbo, in attesa di processo per crimini contro l’umanità presso la Corte Penale Internazionale (Cpi) dell’Aja. Ai sostenitori di Gbagbo, che hanno “perso al gioco democratico”, il presidente della Commissione dialogo, verità e riconciliazione ha chiesto di “accettare la mano tesa dal governo” e di “sedersi al tavolo del dialogo in tutta onestà, libertà e sincerità”. Banny si è proposto come mediatore dicendosi anche pronto a “parlare direttamente o indirettamente” con l’ex presidente. E’ prevista per domani ad Abidjan l’apertura del processo a carico di Laurent Akoun, segretario generale ad interim del Fpi, accusato di disturbo dell’ordine pubblico per le sue dichiarazioni durante un comizio politico tenuto all’inizio del mese. Prima di lui è stato arrestato il numero tre del partito, l’ex ministro Alphonse Douati, incolpato per minaccia alla sicurezza dello Stato. Dal Ghana, dove è stato arrestato la scorsa settimana, potrebbe essere estradato Justin Koné Katinan, portavoce in esilio di Gbagbo. Da subito il governo ha accusato le forze pro-Gbagbo di coinvolgimento nelle aggressioni a carico delle Forze armate di Costa d’Avorio (Frci) mentre per l’opposizione si sta trattando di una vera e propria “persecuzione”, di una “caccia alle streghe”. (R.P.)







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