Cile: concluso a Concepción il secondo incontro teologico-pastorale
Il ministero pastorale dovrebbe essere illuminato dalla ragione teologica, la teologia
deve percorrere le vie del mondo, incarnandosi, attraverso il ministero sacerdotale,
nella storia. Teologia e pratica pastorale sono funzioni inseparabili e fondamentali
nella Chiesa per approfondire sempre più la Parola di Cristo Gesù e comunicarla. Questa,
in estrema sintesi, la riflessione di mons. Ignacio Ducasse, offerta — a nome della
Conferenza episcopale del Cile e dei membri della Commissione per la Missione Continentale
— ai partecipanti al secondo incontro teologico-pastorale nazionale che si è concluso
sabato a Concepción. Durante l’incontro – come riporta l’Osservatore Romano - si è
riflettuto sulla fede e la nuova evangelizzazione, temi che hanno avuto come sfondo
i 50 anni del Concilio Vaticano II e l’attuazione del documento conclusivo di Aparecida.
I vescovi Rafael Silva e Juan Carlos Inostroza, rispettivamente segretario esecutivo
della Missione continentale e direttore dell’Istituto di teologia dell’Università
cattolica della Santissima Concezione, che hanno organizzato l’incontro, nel sottolineare
il carattere di “grande apertura al dialogo” che ha caratterizzato l’evento, ne hanno
evidenziato “l’intuizione profonda”: l’interazione tra teologia e pastorale. Non a
caso nel secondo incontro teologico-pastorale del Cile si è approfondito oltre che
il rapporto Parola-Chiesa e Sacramenti-Chiesa, anche il rapporto Chiesa-Carità. Insomma,
sono stati “giorni molto preziosi” nei quali si è cercato di “approfondire il prezioso
processo teologico pastorale che la Chiesa del Cile sta vivendo”. La pastorale — questo
il denominatore comune delle varie relazioni — può essere intesa come l’agire della
Chiesa finalizzato a favorire l’incontro degli uomini con la Parola, incarnandola
in un determinato contesto storico-culturale. Essa, pertanto, si pone come una sorta
“di servizio sia alla Parola che agli uomini, cercando di favorire in loro una fede
adulta, cioè incarnata nell’esistenza di tutti i giorni”. La teologia pastorale, in
quanto tale, dice una riflessione su Dio e il suo mondo contestualizzato storicamente
e culturalmente in mezzo agli uomini. Diventa, in tal modo, una sorta di “teologia
pratica”, le cui finalità sono quelle di «rendere accessibile al mondo degli uomini,
storicamente contestualizzato, il mondo stesso di Dio”. (L.Z.)