2012-08-28 07:11:52

Cile: concluso a Concepción il secondo incontro teologico-pastorale


Il ministero pastorale dovrebbe essere illuminato dalla ragione teologica, la teologia deve percorrere le vie del mondo, incarnandosi, attraverso il ministero sacerdotale, nella storia. Teologia e pratica pastorale sono funzioni inseparabili e fondamentali nella Chiesa per approfondire sempre più la Parola di Cristo Gesù e comunicarla. Questa, in estrema sintesi, la riflessione di mons. Ignacio Ducasse, offerta — a nome della Conferenza episcopale del Cile e dei membri della Commissione per la Missione Continentale — ai partecipanti al secondo incontro teologico-pastorale nazionale che si è concluso sabato a Concepción. Durante l’incontro – come riporta l’Osservatore Romano - si è riflettuto sulla fede e la nuova evangelizzazione, temi che hanno avuto come sfondo i 50 anni del Concilio Vaticano II e l’attuazione del documento conclusivo di Aparecida. I vescovi Rafael Silva e Juan Carlos Inostroza, rispettivamente segretario esecutivo della Missione continentale e direttore dell’Istituto di teologia dell’Università cattolica della Santissima Concezione, che hanno organizzato l’incontro, nel sottolineare il carattere di “grande apertura al dialogo” che ha caratterizzato l’evento, ne hanno evidenziato “l’intuizione profonda”: l’interazione tra teologia e pastorale. Non a caso nel secondo incontro teologico-pastorale del Cile si è approfondito oltre che il rapporto Parola-Chiesa e Sacramenti-Chiesa, anche il rapporto Chiesa-Carità. Insomma, sono stati “giorni molto preziosi” nei quali si è cercato di “approfondire il prezioso processo teologico pastorale che la Chiesa del Cile sta vivendo”. La pastorale — questo il denominatore comune delle varie relazioni — può essere intesa come l’agire della Chiesa finalizzato a favorire l’incontro degli uomini con la Parola, incarnandola in un determinato contesto storico-culturale. Essa, pertanto, si pone come una sorta “di servizio sia alla Parola che agli uomini, cercando di favorire in loro una fede adulta, cioè incarnata nell’esistenza di tutti i giorni”. La teologia pastorale, in quanto tale, dice una riflessione su Dio e il suo mondo contestualizzato storicamente e culturalmente in mezzo agli uomini. Diventa, in tal modo, una sorta di “teologia pratica”, le cui finalità sono quelle di «rendere accessibile al mondo degli uomini, storicamente contestualizzato, il mondo stesso di Dio”. (L.Z.)







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