2012-08-27 12:38:34

Africa: i cattolici preoccupati di fronte alla violenza integralista islamica


I cattolici dei Paesi africani dove è più forte la minaccia dell’integralismo islamico vivono con apprensione questo fenomeno ma non intendono arrendersi alla violenza. È quanto emerge da un colloquio con due rappresentanti africani al Forum Internazionale di Azione Cattolica (Fiac) che si è concluso a Iaşi (Romania) dopo cinque giorni di lavori. Lo riferisce l'agenzia Fides. “I cattolici in Nigeria non sono intimiditi dagli attacchi avvenuti in alcune chiese - racconta don Patrick Alumuku, responsabile della comunicazione della diocesi di Abuja -. Gruppi di fedeli, insieme alla polizia, hanno organizzato un cordone di sicurezza intorno agli edifici di culto in occasione delle celebrazioni”. “Questa – aggiunge don Alumuku – è l’unica forma di difesa che intendiamo porre in essere: il nostro arcivescovo, mons. John Olorunfemi Onaiyekan, ha affermato con molta chiarezza che una risposta violenta alla violenza non darebbe una soluzione ai problemi ma piuttosto origine a una guerra che non finirebbe mai”. Il fenomeno degli attentati alle chiese, infatti, va inteso in maniera corretta: “non si tratta di islam contro cristianesimo, ma di attacchi terroristici contro il governo, tanto che anche i leader musulmani si sono dissociati da questi episodi. Qualunque tentazione di vendicarsi – conclude don Alumuku – oltre ad essere contraria alla mitezza evangelica, rischierebbe di colpire anche chi ci sta difendendo”. “C’è apprensione – avverte da parte sua padre Rafic Greïche, portavoce della Chiesa cattolica in Egitto – verso la concreta possibilità per i cristiani di vivere la libertà religiosa in un contesto fondamentalista, dopo che i recenti mutamenti politici hanno portato al governo un partito legato ai Fratelli musulmani. Il Presidente egiziano – prosegue padre Greïche – sta offrendo rassicurazioni a tutte le minoranze religiose, ma nessuno può garantire il futuro”. Nel Paese ci sono 7 scuole gestite dalla Chiesa cattolica e diversi ospedali e istituzioni caritative le quali, indirizzando la propria attività alle fasce più povere della popolazione, sono frequentate per la maggior parte da musulmani. Estremamente importante in questo frangente, è il ruolo dei laici: “sono loro a trovarsi in prima linea nella testimonianza di fede nella vita di tutti i giorni e, nella difficoltà del contesto che stiamo vivendo, dimostrano davvero un grande coraggio” conclude padre Greïche. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.