Gioco d’azzardo. In arrivo misure di contrasto alla ludopatia e restrizioni per l’apertura
di nuove sale
Il decreto "Sanità e sviluppo" verrà esaminato dal Cdm di venerdì prossimo. Tra
le novità, anticipate da Repubblica, la riforma dell’intramoenia: entro l'anno i medici
dovranno lavorare solo in ambienti Asl. I Medici di famiglia dovranno associarsi
in modo da costituire maxistudi aperti 24 ore su 24. Previsti inoltre interventi
sugli stili di vita come la tassa su bevande e alcolici e i centri di cura per la
ludopatia. Al gioco d’azzardo il governo dedica dunque attenzione con restrizioni
per l’apertura di nuove sale da gioco e aumento di poteri ai sindaci nel controllo
delle dipendenze. Alessandro Guarasci:
Il
governo prende consapevolezza che la ludopatia può essere un problema, grave. Dovrebbe
scattare il divieto di installazione degli apparecchi per il gioco d’azzardo all’interno
o in un raggio di 500 metri da scuole, o in altri posti frequentati da giovani, strutture
residenziali sanitarie e luoghi di culto. E’ un passo importante per il sociologo
Maurizio Fiasco della Consulta Nazionale Antiusura:
“E’ un’ammissione
che il problema esiste, cosa che è stata finora negata in tutti i modi, perché: l’impatto
di queste istallazioni - nelle città, nelle piazze significative, nei luoghi frequentati
dai minori o da persone deboli, dal punto di vista dello stato sociale - era stato
semprepoco considerato come un “non problema”. Quindi potrebbe trattarsi di un precedente
importante che porti pian piano ad una regolamentazione di una materia che è stata
completamente lasciata allo sviluppo più selvaggio, come non è accaduto mai in altri
stati dell’Unione Europea”.
Dovrebbero essere dati più poteri anche ai
comuni. I sindaci potranno disporre 30 giorni di chiusura o limitare gli orari di
negozi o sale da gioco nelle aree interessate da casi di ludopatie. Cosa comunque
non facile a farsi, visti i forti interessi economici in campo.