Messaggi di mons. Celli e padre Lombardi al Congresso dei media cattolici in Bielorussia
Il presente e il futuro della comunicazione cattolica: questi i temi del primo Congresso
nazionale dei media cattolici in corso a Hrodna, in Bielorussia, intitolato “Internet,
televisione, radio e stampa. Cattolici – noi siamo qui!”. Ai giornalisti, cattolici
e non, presenti alla tre giorni, sono stati indirizzati alcuni videomessaggi di saluto,
tra cui quello dell’arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio
per le Comunicazioni sociali, e del direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico
Lombardi. Il servizio di Roberta Barbi:
Le tecnologie
moderne, Internet su tutte, spalancano un mondo di possibilità nuove per testimoniare
la fede cristiana. Questo il centro del videomessaggio che mons. Celli ha voluto indirizzare
ai partecipanti al primo Congresso dei media cattolici in corso in Bielorussia. L’arcivescovo
ha anche affermato di seguire con simpatia il lavoro che la Chiesa locale del Paese
sta svolgendo per dare ampia diffusione del messaggio di Gesù nel campo dei media.
Un altro dei videomessaggi inviati è stato quello di padre Federico Lombardi, direttore
della Sala stampa della Santa Sede: “Comunicazione per il dialogo, comunicazione per
la comunione!”. È questo il motto con cui padre Lombardi ha riassunto la propria vita
e la propria missione di comunicatore a servizio della Chiesa. Una missione bellissima,
quella della comunicazione – ha sottolineato - a servizio dell’umanità intera e del
Vangelo, e che può farsi strumento utile anche alla nuova evangelizzazione, grazie
alle molteplici possibilità offerte dall’evoluzione delle comunicazioni sociali che
si possono esplorare e sperimentare, e che consentono alla Chiesa di essere presente
nel mondo giovanile. Un compito impegnativo e a volte difficile, da intraprendere
con fiducia e coraggio, quello dei cattolici nel settore delle comunicazioni sociali,
che può svilupparsi in due forme: innanzitutto la presenza nei media che appartengono
alla Chiesa o a istituzioni religiose cattoliche, che trattano approfonditamente notizie
e temi della fede e della vita della Chiesa che altrove vengono toccati appena superficialmente;
e la presenza nei media che non appartengono alla Chiesa, dove i cattolici possono
essere testimoni con la propria vita e la propria capacità professionale, presentare
in modo coerente il cristianesimo e favorire i valori della dignità, della giustizia,
della bontà, dell’amore, della verità, della pace, con un linguaggio semplice e concreto.
“La comunicazione non è qualcosa di diverso dalla nostra missione di cristiani – conclude
padre Lombardi – ma un modo di realizzarla per raggiungere il suo fine più alto, l’unità
dei credenti nella fede e nell’amore”. Al Congresso interviene anche padre Andrzej
Koprowski, direttore dei Programmi della Radio Vaticana, sul tema “Le sfide attuali
per le radio cattoliche sull’esempio della Radio Vaticana”. In programma, tavole rotonde
e incontri con esperti come il regista polacco Zanussi e domani, in chiusura, la consegna
dei premi per lo sviluppo dei media cattolici in Bielorussia.