2012-08-25 11:54:56

A Carpineto Romano, il festival dell'arte di strada


L’arte di strada si dà appuntamento anche quest’anno al più antico festival "Busker" del centro Italia, ospitato nel borgo di Carpineto Romano nel verde dei Monti Lepini. Per due notti, ieri e oggi più di 20 gruppi di artisti provenienti da tutto il mondo animeranno con musiche e danze, versi e canti spesso inediti, il centro storico, in un’atmosfera conviviale e spontanea tipica di questa forma d’arte tramandata oralmente. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

Equilibristi e giocolieri, clown e marionette, poi i fuochi, corde, sfere luminose. L’arte di strada incanta e sorprende e come accadeva nel Medioevo permette anche di sperimentare musica, mimo, teatro, parola, in modo assolutamente diverso dal consumo abituale. Ricostruire tutto ciò è l’obiettivo del Festival di Carpineto nelle parole del suo ideatore fin dal 1990, Quirino Briganti:

“Avevo proprio questo in mente, cioè di riportare gli antichi 'buscheri' nei vicoli del paese e attraverso quest’arte riuscire a dare anche l’idea che il centro storico poteva anche riconquistare una centralità culturale”.

I protagonisti del Festival sono più di venti gruppi: quest’anno arrivano dai Balcani, dalla Francia, dai Paesi anglosassoni, selezionati accuratamente dalla direzione artistica. Sono i “buskers”, un termine dalla matrice non solo anglosassone:

"C’è anche una derivazione italiana. I 'buscheri' a Carpineto erano quegli artisti di strada che nel periodo medievale, rinascimentale, erano all’interno della nostra città e ancora oggi riescono a sviluppare un rapporto con i luoghi dove si esibiscono fornendo suggestioni straordinarie: l’immediatezza, lo stupore, l’immaginazione, il godimento di spettacoli che sono inediti".

Essenziale sarà il ruolo del pubblico. Ancora Quirino Briganti:

“Gli artisti vengono posizionati lungo tutto il centro storico che è molto grande. Il pubblico si trova di fronte una moltitudine di spettacoli. Poi può scegliere dove passare la serata o magari fare un percorso itinerante. Sicuramente porterà con sé una grande suggestione e un grande ricordo della nostra città”.







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