Indonesia: la fine del Ramadan segnata da violenze e episodi di intolleranza
Una Santa Messa bloccata e un attentato contro una stazione di polizia caratterizzano
la fine del Ramadan in Indonesia. Come riporta l’agenzia AsiaNews, un gruppo di estremisti
islamici ha impedito la celebrazione di una liturgia eucaristica a Majalaya, nel West
Java. Il sacerdote avrebbe ricevuto una telefonata da parte delle forze di polizia
della zona che avvertivano dei possibili incidenti o attacchi contri i cristiani che
avrebbero preso parte alla Messa nel giorno di Idul Fitri, la festa che segna la fine
del Ramadan. L’episodio si inserisce in un contesto già molto difficile per i fedeli
cristiani della zona. Le celebrazioni cristiane da molti anni si tengono in una stanza
all’interno di un capannone, perché le autorità locali non concedono le autorizzazioni
necessarie alla costruzione di un luogo di culto permanente. Un caso simile, l’ultimo
in ordine di tempo, a quello della parrocchia di San Giovanni Battista a Parung che
ha portato i fedeli a vedersi bloccata la possibilità di utilizzo della loro “Casa
di Preghiera” con il rischio dell’abbattimento. Inoltre, sempre nel giorno di Idul
Fitri, una stazione di polizia della città di Solo, nello Java centrale ha subito
un attentato. Mentre la popolazione era intenta a festeggiare in strada, qualcuno
ha lanciato una granata all’interno dell’edificio, episodio che fortunatamente non
ha causato vittime. Uno degli aspetti più preoccupanti di questi episodi è che, a
differenza di quanto accadeva in passato, oggi anche le tradizionali ricorrenze islamiche
non sono più immuni da rischi di violenze. (L.P.)