India. I vescovi del Kerala: la difesa del Creato è un dovere dettato dalla fede
Promuovere l’energia solare e una gestione eco-sostenibile dei rifiuti. Questa la
strada indicata dai vescovi del Kerala per uscire dalle attuali emergenze ambientali
nello Stato indiano, colpito in questi mesi da una grave siccità che ha mandato in
tilt il sistema idroelettrico e dalla crisi della gestione dei rifiuti. Il tema è
stato al centro di una recente riunione del Consiglio dei vescovi cattolici keralesi
(Kcbc) nella quale è stato ribadito l’impegno della Chiesa locale per la tutela dell’ambiente.
Un impegno, si legge in una nota, “al quale ci chiama la nostra fede in Dio”. Secondo
i vescovi keralesi, “di fronte all’attuale crisi energetica e all’emergenza rifiuti
la Chiesa ha il dovere e la responsabilità di promuovere l’uso dell’energia solare
e di un sistema ecologicamente sostenibile di smaltimento dei rifiuti”. Ma per fare
ciò, spiega all’agenzia Cns il presidente del Kcbc, mons. Andrews Thazhath, “non basta
predicare la tutela dell’ambiente. Occorre dare l’esempio incoraggiando l’uso dell’energia
solare nelle nostre case e istituzioni”. In questo senso, si muove l’iniziativa “Towards
Green Meadows” (“Verso i prati verdi”) lanciata dal Consiglio lo scorso mese
di giugno per incoraggiare tutte le diocesi e le istituzioni religiose cattoliche
del Kerala ad adottare comportamenti “verdi”. Nel programma figurano anche iniziative
educative per sensibilizzare sacerdoti e fedeli sui temi ambientali. Durante la loro
riunione, i vescovi keralesi hanno potuto ascoltare l’esperienza della diocesi Rottenburg-Stuttgart,
in Germania, che ha installato pannelli solari in tutte le parrocchie e immobili diocesani.
(L.Z.)