L’organizzazione umanitaria “Christian Aid” (CA) ha lanciato un nuovo appello per
raccogliere i fondi necessari a contrastare la crisi alimentare che attanaglia la
regione del Sahel, nell’Africa occidentale. “Ci sono 19 milioni di persone, in tutta
la zona, che hanno bisogno di aiuti – afferma Nick Guttmann, capo delle operazioni
umanitarie di CA – Più di milione di bambini sono a rischio di malnutrizione acuta
ed altri tre milioni rischiano la malnutrizione media”. Senza contare, aggiunge Guttmann,
i tanti rifugiati in fuga dal conflitto in Mali e gli sfollati che si trovano ancora
all’interno del Paese. Già nel marzo scorso, CA aveva lanciato un appello per la raccolta
fondi, ed effettivamente, grazie agli aiuti ricevuti, era stato possibile sostenere
economicamente 175mila persone, mentre riso e cereali erano stati distribuiti ad oltre
4milioni di bisognosi, solo in Mali. Ulteriori aiuti erano giunti in Niger, destinati
alle donne incinte ed ai loro figli, e sementi da coltivare erano state portate in
Burkina Faso, così da combattere la siccità. Sempre nel marzo scorso, anche la Fao
aveva lanciato un appello per chiedere 70 milioni di dollari necessari all’assistenza
di 790mila famiglie. Appello raccolto prontamente dalla Fondazione Giovanni Paolo
II per il Sahel, l’organismo voluto da Papa Wojtyla dopo la sua prima visita in Africa,
dove rimase impressionato dalla tragedia provocata dalla desertificazione: all’inizio
del 2012, infatti, la Santa Sede ha stanziato oltre due milioni di dollari per sostenere
quasi 200 progetti distribuiti per i nove Paesi che fanno parte della Fondazione e
che riguardano in particolare la lotta alla desertificazione, la lotta alla siccità,
l’irrigazione e la formazione. (I.P.)