Caso Ilva: oggi i ministri Passera e Clini a Taranto. Nuove proteste
La città di Taranto bloccata ieri dalla nuova tranche di scioperi, indetti dai sindacati
per protestare contro la chiusura dell’Ilva decisa dalla magistratura per i livelli
eccessivi di inquinamento prodotti dall’azienda siderurgica. Alla luce degli ultimi
inquietanti sviluppi della vicenda, appare decisivo l’incontro di oggi tra i ministri
dello Sviluppo economico e dell’Ambiente, Corrado Passera e Corrado Clini, con le
parti interessate ad una questione ancora tutta da chiarire. Il servizio di Giancarlo
La Vella:
Tutelare il
diritto al lavoro, tutelare la salute pubblica. Questi i due aspetti, per ora inconciliabili,
della vicenda Ilva, ai quali il governo ha anche aggiunto la salvaguardia della cosiddetta
salute economica del Paese, messa in crisi in caso di chiusura, decisa dai giudici,
degli impianti per avviare una ristrutturazione dell’azienda siderurgica in chiave
ecocompatibile. Un costo troppo alto per il Paese in questo momento - dice il governo
- che coinvolgerebbe il comparto siderurgico e i settori ad esso collegati. Difficile
la posizione dell’Ilva, stando alle intercettazioni della Guardia di Finanza, che
hanno evidenziato la consapevolezza dei vertici dell’azienda sull’inquinamento prodotto
dagli impianti. Questo ed altro al centro dei colloqui di oggi a Taranto tra i ministri
Clini e Passera, i responsabili dell’azienda e le autorità locali. Attesa forse la
notizia di altri fondi europei per la messa a norma della fabbrica e una riqualificazione
del porto. Mentre gli stessi sindacati appaiono divisi sulla posizione da assumere.
Intanto ieri un nuovo incidente ambientale nel mare antistante la città: da una nave
che caricava scarti dell'azienda è fuoriuscito olio combustibile.