Ilva, mons. Santoro:la questione è nazionale. Lo Stato intervenga
"Se lo Stato
decide di intervenire, si può dare continuità al lavoro, mettendo però in atto subito
le bonifiche richieste e auspicate". Per mons. Filippo Santoro, da gennaio arcivescovo
di Taranto, lo stabilimento deve continuare la produzione, magari ridotta, e "l’intervento
dello Stato ponga in atto da subito le misure che tendono a realizzare le bonifiche,
senza dilazionare più quest’azione di miglioramento di un’industria sostenibile".
"Nella situazione attuale, ricorda mons. Santoro a 105FM, vediamo seriamente
minacciata la possibilità del lavoro e seriamente attaccata la salute". "Una soluzione
che potrebbe essere realizzata è quella di continuare l’esperienza lavorativa, altrimenti
15 mila persone perderebbero il posto di lavoro. In tempi di crisi, una disoccupazione
in massa è un problema molto grave e già ci sono molte famiglie che, angosciate, vengono
a visitarmi". "Dall’altro lato, l’iniziativa della magistratura ha messo in evidenza
- più di quanto non lo sapessimo - la gravità dell’attacco alla salute fatto dalle
emissioni che contaminano l’ambiente". (a cura di Luca Collodi)