Otto anni fa a Lourdes l'ultimo viaggio internazionale di Giovanni Paolo II
Otto anni fa, il 14 e 15 agosto 2004, il Beato Giovanni Paolo II, ormai anziano e
molto malato, con serie difficoltà nel parlare a causa del morbo di Parkinson, compiva
il suo ultimo viaggio internazionale, il 104.mo del Pontificato. Poche ore, ma molto
intense e coinvolgenti, quelle che Papa Wojtyla visse presso il Santuario di Nostra
Signora di Lourdes. Giungendo alla Grotta di Massabielle, il 14 agosto, rivolse il
suo primo saluto ai malati: “Sono con voi, cari fratelli e sorelle, come un pellegrino
presso la Vergine; faccio mie le vostre preghiere e le vostre speranze; condivido
con voi un tempo della vita segnato dalla sofferenza fisica, ma non per questo meno
fecondo nel disegno mirabile di Dio … Ho sempre avuto grande fiducia, per il mio ministero
apostolico, nell’offerta, nella preghiera e nel sacrificio di quanti sono nella sofferenza
… Cari fratelli e sorelle ammalati, vorrei stringervi fra le mie braccia con affetto,
uno dopo l’altro, e dirvi quanto sono vicino e solidale con voi. Lo faccio spiritualmente
affidandovi all’amore materno della Madre del Signore, e chiedendo a Lei di ottenere
per voi le benedizioni e le consolazioni di suo Figlio Gesù”. Dell'omelia della Messa
del 15 agosto colpirono queste sue meditazioni dedicate alla vecchiaia: "In quei giorni,
Maria si mise in viaggio verso la montagna… (Lc 1,39). Le parole del racconto evangelico
ci hanno fatto rivedere con gli occhi del cuore la giovane fanciulla di Nazaret in
cammino verso quella ‘città di Giuda’ ove abitava la cugina, per offrirle i suoi servizi.
Ci colpisce in Maria innanzitutto l’attenzione colma di tenerezza verso la parente
anziana. Il suo è un amore concreto, che non si limita a parole di comprensione, ma
si fa carico in prima persona della fatica dell’assistenza. Alla cugina la Vergine
non dona semplicemente qualcosa di sé; dona se stessa, senza nulla chiedere in cambio.
Ha perfettamente capito che il dono ricevuto da Dio più che un privilegio è un compito,
che la impegna verso gli altri con la gratuità che è propria dell’amore". Lasciò Lourdes
parlando, all’Angelus, della sorgente di acqua scaturita dalla roccia di Massabielle:
“Quell’acqua che sgorga sempre fresca è diventata uno dei simboli di Lourdes: simbolo
della vita nuova, che Cristo dona a quanti si convertono a lui. Sì, il Cristianesimo
è sorgente di vita, e Maria è la prima custode di questa fonte. A tutti la indica
chiedendo di rinunciare all’orgoglio, di farsi umili, per attingere dalla misericordia
del suo Figlio e collaborare così all’avvento della civiltà dell’amore”. (A cura
di Luis Badilla)