2012-08-14 13:56:45

Usa. I vescovi: il rispetto dei lavoratori al centro dell'economia


“Il rispetto per il lavoro ed i lavoratori è la chiave di una rinnovata economia”: è quanto scrive mons. Stephen Blaire, presidente della Commissione per la Giustizia e lo sviluppo umano, organo della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. In vista del Labour Day, che quest’anno ricorre il 3 settembre, il presule ha diffuso una nota, intitolata “Porre il lavoro e i lavoratori al centro della vita economica”. “Milioni di americani – si legge nel testo – soffrono a causa della disoccupazione, della sottoccupazione, della povertà, e ciò rappresenta un grave fallimento, economico e morale, della nostra nazione”. Ricordando i 12 milioni di americani senza lavoro, le tante persone sottopagate o che hanno rinunciato a cercare un impiego, i 10 milioni di famiglie di lavoratori poveri, i 46 milioni, tra cui 16 milioni di bambini, che vivono nella miseria, mons. Blaire parla di “un’economia fallata” e, citando l’Enciclica “Caritas in Veritate” di Benedetto XVI, ricorda che “la povertà è spesso il risultato di una violazione della dignità del lavoro dell’uomo”, sia a causa della mancanza di opportunità di impiego, sia per lo “scarso valore dato al lavoro e ai diritti che ne derivano” (CV n.63). Di qui, la sottolineatura forte che il presule fa sui “terribili costi umani” prodotti da un’economia fallata, ovvero “lavoratori sfruttati e maltrattati, salari in calo, famiglie stressate”. Di fronte a tale realtà, nota mons. Blaire, “molti lavoratori lottano per uno stipendio equo, un lavoro sicuro, per avere voce nel mondo economico” poiché “non riescono ad acquistare i beni che producono, a soggiornare negli alberghi che puliscono, a mangiare il cibo che raccolgono, preparano o servono”. Per questo, scrive il vescovo statunitense, “un’economia che permette questo tipo di sfruttamento e di abusi richiede la nostra attenzione e la nostra azione”. Ricordando, quindi, l’impegno della Chiesa verso i lavoratori sfruttati, aiutati tramite il Servizio per i migranti e i rifugiati e la Campagna cattolica per lo sviluppo umano, mons. Blaire chiama in causa “ogni persona ed ogni istituzione” della società – imprese, governo, sindacati, enti privati – affinché collaborino nel sostenere gli impiegati e nel creare un sistema economico che “serva la persona, piuttosto che il contrario”. Infine, il presule chiede di pregare per tutti i lavoratori, soprattutto per quelli privi di un impiego dignitoso, affinché si instauri “un’economia giusta che davvero onori la dignità del lavoro e i diritti dei lavoratori”. (I.P.)







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