Iran: oltre 300 morti per il terremoto, migliaia i senza casa
Sale a 306 morti e oltre 3mila feriti il bilancio del doppio terremoto che sabato
pomeriggio ha colpito il nord-ovest dell’Iran. Ad annunciarlo è il ministro della
salute iraniano, che ha precisato come oltre 200 vittime siano donne e bambini. E
mentre continuano le scosse di assestamento, gli ospedali della regione di Tabriz
sono stipati di feriti, con oltre 700 interventi chirurgici in poche ore. Le scosse,
di magnitudo 6,4 e 6,3, hanno distrutto più dell’80% dei villaggi di Ardebil, Ahar
e Varzeghan, con oltre 10mila abitazioni danneggiate in tutta l’area. Il governo annuncia
la fine delle ricerche dei superstiti, mentre si cerca ancora di capire il numero
reale dei morti, poiché molti famigliari hanno sepolto i congiunti prima dell’intervento
delle autorità. Attivi con qualche ritardo gli aiuti umanitari, a causa della chiusura
dovuta al Ramadan, con la Mezzaluna rossa iraniana che ha annunciato di aver già distribuito
8.700 tende e circa 12mila coperte. Sebbene il governo iraniano abbia ufficialmente
rifiutato ogni aiuto proveniente dall’estero, è già operativa anche la Mezzaluna rossa
turca, che ha già inviato sul posto venti tonnellate di aiuti, tra tende, coperte
e forniture alimentari. Attiva anche la Caritas iraniana, che aveva già operato fattivamente
durante il terremoto del 2003, nel quale persero la vita oltre 30mila persone nella
città meridionale di Bam. Intanto il vice-presidente della repubblica islamica, Mohammed
Reza Rahimi, ha annunciato che ogni famiglia colpita dal terremoto riceverà l’equivalente
di circa 2mila dollari a fondo perduto e prestiti agevolati fino a 6mila dollari,
mentre il responsabile dell’unità di crisi per il terremoto ha promesso la costruzione
di oltre 20mila abitazioni, in sostituzione di quelle distrutte dal sisma costruite
per lo più in pietra, mattoni e fango. (A cura di Michele Raviart)