Attesa per le decisioni della Spagna sulla richiesta di aiuti, mentre c’è allarme
per il gruppo bancario franco-belga Dexia
La crisi frena la corsa del gigante Cina e i mercati azionari chiudono in negativo
l'ultima seduta di una settimana comunque in attivo. In Europa, tra gli investitori
ci si continua a interrogare sui tempi e modalità dell'intervento della Bce e delle
altre banche centrali per limitare la crisi del debito e rilanciare la crescita. Non
si sa quando e come la Spagna deciderà di chiedere il salvataggio. Ma nel settore
finanziario c’è anche allarme per il gruppo bancario franco-belga Dexia: già salvato
dal fallimento, potrebbe avere bisogno di essere ricapitalizzato a breve. Intanto
gli Stati Uniti annunciano dati positivi: a luglio il deficit federale è calato dagli
oltre 129 miliardi di dollari dello stesso periodo dell'anno scorso a poco più di
69. Crescono, invece, i timori sulla tenuta dell’eurozona e la sopravvivenza della
moneta unica. Gabriella Ceraso ne ha parlato con l’economista Luigino Bruni
docente di economia politica all’università “Bicocca” di Milano e all’Istituto Sophia
di Loppiano: