2012-08-10 15:53:48

Il governo salva dai tagli i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione mafiosa


Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonche' di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del decreto, dando cosi' attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n.148/2011 del precedente esecutivo. La versione definitiva prevede la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate, confermando cosi' l'iniziale previsione e la riduzione e l'accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalita' organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari, cui sara' accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino, cui sara' accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord.

Prevista inoltre la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo - rispetto alla previsione iniziale - un giudice di prossimita' in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l'eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilita' dalla terraferma; la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti ne' esuberi ne' messa in mobilita'.

Il governo - spiega il ministro della Giustizia, Paola Severino - non arretrera', "nemmeno sul piano simbolico" di fornite alla lotta alle mafie.









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