Mons. Semeraro: il Papa ci invita a fare delle vacanze un momento di incontro con
Dio e il prossimo
Anche nel tempo delle vacanze, riscopriamo “la bellezza della preghiera quotidiana”:
è l’esortazione che il Papa ha rivolto mercoledì ai fedeli raccolti a Castel Gandolfo
per l’udienza generale. Proprio alla preghiera, all’incontro con Dio e alla scoperta
della bellezza del Creato, il Papa sta dedicando molte riflessioni in questo periodo
di riposo nella residenza estiva di Castel Gandolfo. Un richiamo sui cui si sofferma
mons. Marcello Semeraro, vescovo della diocesi di Albano nel cui territorio
si trova Castel Gandolfo. L’intervista è di Luca Collodi:
R. - Il Papa,
soprattutto nel periodo in cui si trova a Castel Gandolfo, accenna spesso all’importanza
del tempo delle ferie, perché sia un tempo in cui ci si ritrova; ci si ritrova nel
dialogo con Dio, nell’incontro con gli altri e con la natura.
D. - Altro elemento
importante del riposo del Papa a Castel Gandolfo, è quello del contatto personale,
della conoscenza personale, del dialogo con le persone ..
R. - Io sottolineerei
alcuni aspetti pubblici, simpatici. Intanto le udienze e gli Angelus che sono celebrati
a distanza ravvicinata: l’altra domenica, c’è stata un’occasione in cui c’era un gruppo
di seminaristi della diocesi di Otranto che cantavano; il Papa li ha sentiti, li ha
individuati, ed ha cantato con loro. E qualche volta, soprattutto la domenica, al
termine della passeggiata tra le Ville pontificie, il Papa rientra dall’esterno del
Palazzo apostolico, passando dalla piazza artistica di Castel Gandolfo, e si intrattiene
a salutare i bambini, le persone che si trovano lì. Sono aspetti di umanità, che mi
pare, siano molto belli e da sottolineare.
D. - Come cambia la vita di una
diocesi come quella di Albano che ospita per diversi mesi l’anno il Papa?
R.
- Amo sempre sottolineare che noi dobbiamo far sentire la nostra vicinanza al Papa
non in una maniera "invasiva", ma quasi con una piccola "turnazione" nella presenza
alla preghiera dell’Angelus; diverse parrocchie si organizzano in modo da essere sempre
presenti, poter pregare con il Papa e salutarlo. Poi c’è un secondo aspetto, quello
della preghiera proprio per il Papa.
D. - Quali saranno le iniziative
a Castel Gandolfo per festeggiare, anche con il Papa, la Festa dell'Assunta?
R.
- La tradizione fu inaugurata già da Giovanni XXIII, ed è rimasta consueta con i Papi
successivi. Quest’anno, la celebrazione della Messa, avrà un carattere un po’ particolare,
perché la chiesa parrocchiale è stata chiusa al pubblico per diversi mesi per dei
lavori di restauro delle pareti, ecc. Quindi la Santa Messa celebrata dal Papa il
15 agosto, sarà un’occasione per una presentazione pubblica. La chiesa, l’edificio
sacro, deve essere bello perché bella è quella casa di Dio che siamo noi. Credo che
allora, insieme con il cardinale Bertone - la sua presenza è abituale -, ci saranno
anche il cardinale Bertello, e le altre persone dell’Apsa che hanno curato questi
lavori.