2012-08-08 15:50:19

Usa. Strage al Tempio sikh. Mons. Madden: ma non c'è aumento di xenofobia nel Paese


La comunità sikh statunitense è ancora sotto shock dopo la strage compiuta lunedì scorso da un ex militare a Oax Creek, nel Winsconsin. L’aggressore era entrato in un Tempio sikh della cittadina durante una funzione cominciando a sparare sui fedeli, uccidendone sei e ferendone tre in modo grave, prima di essere ucciso da un agente accorso sul posto. I vescovi americani hanno subito espresso la loro vicinanza alla comunità religiosa. Charles Collins ha intervistato il presidente della Commissione episcopale Usa per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, mons. Denis Madden, vescovo ausiliare di Baltimora:

R. - I was just uphold, and greatly sad...
Ho appreso con molto dispiacere e profonda tristezza, della tragedia che si è consumata all’interno del Tempio sikh, un luogo di culto, dove la gente si reca a pregare Dio e per trovare un po’ di pace. Da quanto ho letto sulla stampa, quest’uomo di 40 anni ha molti disagi psichici e non è ancora chiaro se abbia avuto dei complici. Noi pensiamo che abbia fatto tutto da solo. Per molti aspetti ricorda l’altra tragedia che si è consumata solo 17 giorni fa ad Aurora, in Colorado, quando un uomo è entrato in un cinema ed ha sparato contro gli spettatori.

D. - I sikh degli Stati Uniti denunciano il fatto che dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 si
sentono come un bersaglio, a volte si sentono confusi con i musulmani … Lei sente che verso le comunità mediorientali ed indiane che si trovano negli Stati Uniti, c’è ancora una sorta di risentimento o di sospetto?

R. - I think that what happened after 9-11...
Penso che dopo quanto accaduto l’11 settembre 2001, chiunque, musulmano o sikh, o che comunque avesse dei tratti mediorientali o indiani o pakistani, veniva guardato con sospetto. Tra le persone si era diffusa la xenofobia ed erano terrorizzate dallo “straniero tra di noi”. Ma con il tempo questa paura è fortemente diminuita. Penso che questa sparatoria che ha avuto luogo nel tempio sia un evento isolato. C’è stata una condanna spontanea e unanime di questo atto. Non penso ci sia una recrudescenza del sentimento di odio e di sospetto verso le persone mediorientali o la comunità sikh in particolare.







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