Siria: violenta offensiva dell’esercito contro i ribelli. Inarrestabile fuga di civili
Ad Aleppo è in corso una durissima battaglia, da molti considerata decisiva, tra l’esercito
fedele a Bashar al Assad e le forze della resistenza. I ribelli controllano dal 20
luglio il quartiere di Salh-al-din ma nelle ultime ore sembra che l’offensiva dei
militari stia volgendo la situazione a favore del regime. Marina Calculli:
Sull’agenzia
siriana SANA il comunicato vittorioso del governo sostiene che l’esercito abbia ormai
distrutto le enclavi della resistenza. Il quartiere strategico di Salh-al-Din sarebbe
tornato, dunque, in mano ai militari. Secondo la stessa fonte molti di quelli che
il regime chiama “terroristi” sono stati uccisi o si sono arresi. Sequestrate, infine,
diverse armi, usate per terrorizzare i civili, a detta delle autorità. Dall’opposizione
non arriva una netta smentita delle dichiarazioni di governo ma per l’Esercito Siriano
Libero (ESL), i militari di Assad non hanno il controllo totale del quartiere. Molti
resistono ancora e i rinforzi starebbero arrivando. Al Jazeera riporta - anzi - che
i ribelli avrebbero abbattuto un MIG dell’esercito nel cielo di Aleppo. Il bilancio
odierno dei morti è salito finora a 20 persone e altri 2400 siriani hanno varcato
la frontiera per rifugiarsi in Turchia. Nel frattempo l’Iran, mobilitato in questi
giorni per la liberazione dei 48 pellegrini iraniani rapiti a Damasco, rilancia le
trattative internazionali. Giovedì prossimo, 12 o 13 paesi, tutti non occidentali,
si riuniranno a Teheran per cercare una soluzione alla crisi siriana.