Domani la giornata Onu per le popolazioni indigene
Le Nazioni Unite sostengono le ''popolazioni indigene e i loro mezzi di comunicazione''.
E' il cuore del messaggio del Segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, in occasione
della celebrazione, domani 9 agosto, della Giornata Internazionale per le Popolazioni
Indigene del Mondo sul tema “Media indigeni, diamo più potere alle voci indigene”.
La ricorrenza, indetta dalle Nazioni Unite nel 1994, è volta a promuovere e tutelare
i diritti delle popolazioni indigene del mondo che, con 370 milioni di persone, rappresentano
circa il 5 per cento della popolazione mondiale. Per conoscere quali passi sono stati
fatti per il riconoscimento dei diritti di queste genti, Marco Guerra ha intervistato
Luciano Ardesi segretario della Lega internazionale per i diritti e la liberazione
dei Popoli:
R. – L’adozione
della dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni è del settembre
2007. Possiamo dire che la situazione non è sostanzialmente cambiata, anche perché
i meccanismi che gli Stati avrebbero dovuto mettere in campo per promuovere questi
diritti, non sono mai stati attuati in modo concreto. La cosa più importante, sicuramente,
è quella di avere nelle Costituzioni dei Paesi degli articoli che rispettino i diritti
dei popoli indigeni come dei popoli originari di quegli Stati. In questo modo sarebbe
possibile dare loro piena cittadinanza e in più, naturalmente, andrebbe riconosciuta
la particolarità della propria cultura, della propria lingua. Le popolazioni indigene
dovrebbero poter avere accesso al sistema educativo in modo però da conservare le
tradizioni di questi popoli.
D. – Quest’anno, la Giornata è dedicata ai media
che danno voce ai diritti di queste popolazioni …
R. – La stessa dichiarazione
del 2007 raccomanda che gli Stati, i singoli Stati nei quali vivono i popoli indigeni,
garantiscano a questi stessi che possano esprimersi nella propria lingua, possano
esprimere la propria cultura anche attraverso i mass media. Quindi, promuovere dei
mass media che siano espressione diretta della cultura e della lingua di questi popoli.
Ovviamente, sarà importante che anche i media internazionali rappresentino questi
popoli in maniera meno superficiale di quello che è stato fatto finora.