Nigeria. Mons. Kaigama in visita in una moschea: “I musulmani sono nostri fratelli”
La Nigeria patisce ancora la violenza contro i cristiani e aggiunge i 19 morti di
Okene alla lunga lista delle vittime di attacchi contro le Chiese. Ma nei giorni scorsi
un richiamo forte alla pace e all’unità tra cristiani e musulmani è stato lanciato
dall’arcivescovo di Jos, mons. Ignatius Kaigama, recatosi in visita presso la moschea
centrale della città nigeriana, dove ha incontrato l’imam Dawud. “Sono venuto nella
moschea – ha detto il presule nel suo discorso – per dissipare i pregiudizi sul fatto
che cristiani e musulmani non possono incontrarsi. Siamo qui per dimostrare che i
musulmani sono nostri fratelli e che, anche se talvolta riscontriamo problemi e tensioni,
non dobbiamo temere reciprocamente che essi non si possano risolvere”. Di qui, l’appello
lanciato da mons. Kaigama ai cristiani e musulmani di buona volontà affinché interagiscano
tra loro e neutralizzino le macchinazioni di coloro che vogliono creare difficoltà
nel Paese, a danno del bene comune. “Noi continueremo a predicare – ha ribadito l’arcivescovo
di Jos – che la sola via per l’armonia è nel venirsi incontro reciprocamente. Certo,
abbiamo le nostre differenze religiose, ma esse non sono sufficienti a giustificare
la violenza di cui siamo testimoni”. “Abbiamo lo stesso Dio – ha sottolineato mons.
Kaigama – e tutti dovremmo comportarci come figli di Dio”. Dal suo canto, l’imam Dawud
ha ringraziato l’arcivescovo per la sua visita ed ha espresso apprezzamento per il
suo richiamo all’unità interreligiosa. L’imam ha inoltre ringraziato mons. Kaigama
per aver vistato ed offerto aiuti alle vittime delle recenti inondazioni avvenute
a Rikkos, che hanno provocato più di trenta morti, distruggendo numerose abitazioni.
(I.P.)