2012-08-06 16:07:37

Perù: la Chiesa impegnata contro lo sfruttamento delle risorse minerarie


“Imparare a risolvere i problemi in un clima di tolleranza e rispetto della dignità umana”. È l’esortazione dell’arcivescovo di Trujillo, mons. Miguel Cabrejos, e del sacerdote Gastòn Garatea, mediatori tra il governo e i dirigenti civici di Cajamarca, nel nord del Perù, a seguito dell’annuncio dell’estensione per altri trenta giorni dello stato d’emergenza proclamato a luglio in tre provincie peruviane. Le tre provincie si oppongono al cosiddetto progetto "Conga", un piano del valore di quasi 5 miliardi di dollari per lo sfruttamento delle risorse aurifere locali. Temendo danni irreversibili alle fonti idriche locali, da tempo Cajamarca si oppone al progetto "Conga", promosso dall’azienda mineraria statunitense "Newmont", che già dagli anni ‘90 sfrutta nella zona quella che è considerata la più grande miniera d’oro dell’America Latina. A seguito dell’estensione dello stato d’emergenza, il governatore regionale George Santos si è rifiutato di tornare al tavolo. In una nota riportata dall’agenzia "Misna", i due mediatori della Chiesa peruviana hanno invitato Santos a proseguire i difficili negoziati “per far sì che le parti in conflitto si ascoltino”. (L.P.)







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