Festa della Trasfigurazione. Il Papa: nelle tenebre del mondo, lasciarsi penetrare
dalla luce di Dio
Oggi la Chiesa celebra la Festa della Trasfigurazione del Signore. Un evento – ha
affermato Benedetto XVI – che ci invita a seguire la luce di Dio per emergere dalle
tenebre della vita. Ripercorriamo le catechesi del Papa su questa pagina evangelica.
Il servizio di Sergio Centofanti.
Il mistero del
male avvolge l’esistenza di ogni uomo e la vita del mondo, introducendosi anche nei
meandri della Chiesa perché il nemico semina la sua zizzania. La comprensione umana
delle cose – osserva il Papa - si fa difficile quando la sofferenza e l’iniquità oscurano
il nostro pellegrinaggio terreno:
“L'esistenza umana infatti è un cammino
di fede e, come tale, procede più nella penombra che in piena luce, non senza momenti
di oscurità e anche di buio fitto. Finché siamo quaggiù, il nostro rapporto con Dio
avviene più nell'ascolto che nella visione; e la stessa contemplazione si attua, per
così dire, ad occhi chiusi, grazie alla luce interiore accesa in noi dalla Parola
di Dio". (Angelus, 12 marzo 2006)
Come Pietro, vorremmo restare tutti sul
Tabor a gustare pezzetti di Paradiso in terra. Vorremmo seguire noi stessi, chiusi
nel nostro egoismo, ma la strada che indica Gesù è un’altra:
"Qui è il punto
cruciale: la trasfigurazione è anticipo della risurrezione, ma questa presuppone la
morte. Gesù manifesta agli Apostoli la sua gloria, perché abbiano la forza di affrontare
lo scandalo della croce, e comprendano che occorre passare attraverso molte tribolazioni
per giungere al Regno di Dio”. (Angelus, 17 febbraio 2008)
“La Trasfigurazione
– ricorda il Papa - è un avvenimento di preghiera: pregando Gesù si immerge in Dio
… e così la luce lo invade”: ma “non esce dalla storia, non sfugge alla missione per
la quale è venuto nel mondo”:
“Per un cristiano … pregare non è evadere
dalla realtà e dalle responsabilità che essa comporta, ma assumerle fino in fondo,
confidando nell’amore fedele e inesauribile del Signore”. (Angelus del 4 marzo 2007)
Nella
Trasfigurazione di Gesù compare una nube luminosa: c’è buio e c’è luce, il buio della
nostra comprensione e la luce interiore del cuore aperto alla voce del Padre che invita
ad ascoltare il Figlio. Ascoltarlo come ha fatto Maria:
“Ascoltarlo nella
sua Parola, custodita nella Sacra Scrittura. Ascoltarlo negli eventi stessi della
nostra vita cercando di leggere in essi i messaggi della Provvidenza. Ascoltarlo,
infine, nei fratelli, specialmente nei piccoli e nei poveri, in cui Gesù stesso domanda
il nostro amore concreto. Ascoltare Cristo e ubbidire alla sua voce: è questa la via
maestra, l'unica, che conduce alla pienezza della gioia e dell'amore”. (Angelus, 12
marzo 2006)