2012-08-06 08:05:35

Attacco jihadista al confine tra Egitto e Israele: morte 16 guardie egiziane


L'attacco al posto di frontiera del Sinai nel quale hanno perso la vita quindici guardie di frontiera non ''rimarrà impunito'' e i suoi autori ''la pagheranno cara''. E’ quanto ha affermato il presidente egiziano Morsi che in serata si è incontrato col capo del Consiglio militare Tantawi e col nuovo ministro dell'Interno Eddin, dopo l’attacco che ha definito “vigliacco”. Il servizio di Fausta Speranza RealAudioMP3
Valico di frontiera di Rafah chiuso e in tutta l'area stato di allerta. E' alta la tensione al confine fra Egitto e Israele, dopo che il commando di jihadisti ha attaccato un posto di frontiera all'altezza della striscia di Gaza. Sono rimaste uccise 16 guardie egiziane: l’aggiornamento è arrivato stamane, ieri si parlava di 15. Si è impossessato di due blindati dell'esercito egiziano: uno è riuscito a sconfinare in Israele, l'altro è esploso prima. Quello sconfinato è stato colpito dall’aviazione israeliana a Kerem Shalom, valico di passaggio proprio fra Israele, Egitto e striscia di Gaza, e sembra siano rimasti uccisi 5 miliziani. Gli altri si sono rifugiati a Gaza, da dove Hamas ha condannato l’attacco. La giornata di ieri era cominciata a Gaza con l'uccisione di un esponente di un gruppo salafita vicino ad al Qaeda. Per quanto riguarda il Sinai, si ripropone con drammaticità la questione della sicurezza: tra movimenti integralisti e jihadisti, e antiche rivendicazioni di maggiore riconoscimento da parte dei beduini, di fatto dalla caduta dell'ex rais Mubarak la situazione nella penisola, in passato contesa tra Egitto e Israele, è diventata sempre più instabile.









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