Thailandia: i vescovi rilanciano la dottrina sociale cattolica
La Chiesa thailandese rilancia i principi della dottrina sociale cattolica anche in
vista dell’unione doganale dei Paesi dell’Asean, prevista entro il 2015. A quella
data, in base alla "road-map" sottoscritta – riferisce AsiaNews – Thailandia, Cambogia,
Myanmar, Brunei, Laos, Vietnam, Singapore, Malaysia, Filippine e Indonesia elimineranno
gli ultimi ostacoli non tariffari, uniformeranno le procedure doganali e i criteri
di applicazione delle denominazioni di origine, liberalizzeranno gli investimenti
e i movimenti di capitali all’interno dell’area, nonché la circolazione dei lavoratori,
apriranno il settore dei servizi e potenzieranno le infrastrutture regionali. Alcune
delle società interessate sono, però, afflitte da problematiche come la disuguaglianza
sociale e lo sfruttamento dei lavoratori, che causano un consistente fenomeno migratorio:
perciò i vescovi hanno avviato iniziative e incontri dedicati a questi temi – come
l’ultimo incontro della Caritas locale svoltosi a giugno nel centro dei Camilliani
di Bangkok – con l’obiettivo di far diventare la dottrina sociale cattolica un punto
di riferimento per l’intera società. La Conferenza episcopale, inoltre, ha da tempo
promosso anche una più stretta collaborazione con le singole diocesi del Paese nel
settore dell’istruzione, finalizzata all’approfondimento della conoscenza della comunità
Asean e contemporaneamente al sostegno dei valori non negoziabili, come la dignità
della vita, il rispetto della persona umana, i diritti e le responsabilità all’interno
della società. (R.B.)