Serata bavarese per il Papa. Il cardinale Marx: un viaggio musicale nella diocesi
di Monaco e Frisinga
Castel Gandolfo oggi pomeriggio diventerà una piccola Baviera. Alle 18 infatti una
delegazione dell’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, dedicherà al Papa una manifestazione
musicale per il suo 85.mo compleanno, celebrato lo scorso 19 aprile. Canti, balli
e musiche alla presenza di Benedetto XVI per ribadire l’affetto della gente bavarese,
ancora oggi molto legata al suo illustre arcivescovo. Benedetta Capelli:
La Baviera:
“cuore cristiano e cattolico”, “una terra sempre fedele a se stessa” che “rimane giovane
e progredisce”. Pochi giorni prima del suo 85.mo compleanno, il Papa incontrando una
delegazione bavarese raccontava così la sua terra. Oggi, alle 18 nel cortile del Palazzo
apostolico di Castel Gandolfo, Benedetto XVI assisterà ad una serata musicale organizzata
dalla diocesi di Monaco e Frisinga, nella quale divenne sacerdote e poi guidò come
arcivescovo per 5 anni. Prima dell’ingresso nel Cortile, gli Alpini bavaresi - Bayerischen
Gebirgsschützen - nei costumi tradizionali spareranno colpi a salve in onore del Papa.
Poi un discorso di saluto del cardinale Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco e Frisinga,
e il via allo spettacolo di un’ora con le esibizioni dei gruppi provenienti dalle
diverse regioni della diocesi. Tra di loro gli Schuhplatter, ovvero i “battitori di
scarpe”, che eseguiranno la danza tradizionale bavarese e tirolese. Al termine il
Papa rivolgerà un saluto ai diecimila presenti, partiti il primo agosto in treno da
Landshut, nel cuore della Baviera. Una serata dunque all’insegna dell’affetto e della
vicinanza al Papa ancora molto amato dagli uomini e dalle donne della sua arcidiocesi.
L’omaggio dei pellegrini bavaresi si snoda attraverso una sorta di viaggio
musicale nel land tedesco. Un itinerario che è anche spirituale – riferiscono gli
organizzatori dell’evento – da un inizio allegro e animato si passa ad una parte più
meditativa fino all’Angelus Domini cantato in bavarese e per chiudere con il
famoso Andachtsjodler, tipico jodel. Inizialmente per un centinaio di fedeli,
la serata in onore del Papa è cresciuta con il passare del tempo ed è diventata un
vero e proprio pellegrinaggio. Lo sottolinea il cardinale Reinhard Marx, arcivescovo
di Monaco e Frisinga, al microfono di padre Bernd Hagenkord, responsabiledella redazione tedesca della nostra emittente:
R. – Ja, also, wir hatten
von Anfang an gedacht, dass wir eine große Gruppe … Bè, in realtà fin dall’inizio
avevamo pensato di mettere insieme un gruppo piuttosto grande, e che saremmo partiti
con molte persone della diocesi. Non appena si è saputo che il Santo Padre aveva accettato
questa proposta, che gli avrebbe fatto piacere che magari questo evento si fosse svolto
d’estate, nel suo periodo di riposo, abbiamo capito che avremmo potuto invitare tante
persone. La risonanza l’abbiamo vista, ed io lo trovo molto bello!
D. – E il
programma in realtà nasce come viaggio attraverso la diocesi …
R. – Ja … im
Grunde, eine musikalische Reise durch das Erzbistum München und … Sì … in realtà,
è un viaggio musicale attraverso l’arcidiocesi di Monaco e Frisinga, che è la diocesi
di provenienza del Papa, dove lui è stato arcivescovo, di cui conosce molte zone,
molte tradizioni: questo lo so dai tanti colloqui che ho avuto con lui. Conosce le
chiese, conosce la storia, conosce le poesie … veramente, ha una conoscenza approfondita
di tutto quello che riguarda la storia e le tradizioni popolari della Baviera. Per
questo, ho pensato, questo sarà un bel regalo: infatti, sarà più facile che noi possiamo
portare tutto questo a lui, piuttosto che lui possa fare ancora un viaggio nell’arcidiocesi:
comunque, non sarà tanto facile trovare un’occasione. Invece, noi possiamo venire
da lui e fargli compiere un viaggio musicale nell’arcidiocesi. E io credo che questo
possa essere un bel regalo.
D. – Che effetto fa a lei, che è della Vestfalia
orientale? Come può sopportarlo?
R. – Ich ertrage es wunderbar! Ich liebe die
alpenländische Musik, … Lo sopporto meravigliosamente! Io amo la musica delle montagne,
amo la vera arte popolare bavarese … naturalmente, amo anche il mio Paese: sono memore
delle mie radici. Come il Papa, in un certo senso, è diventato romano, qui a Roma,
e si sente anche a casa, ma nel suo cuore è rimasto bavarese, così io ora sono di
casa in Baviera, ma sono rimasto un “westfale”.