Messaggio per la fine del Ramadan: giovani cristiani e musulmani, araldi di pace e
giustizia
E’ sul tema dell’educazione dei giovani alla giustizia e alla pace, inseparabili dalla
verità e dalla libertà, che s’incentra quest’anno il messaggio del Pontificio Consiglio
per il Dialogo Interreligioso indirizzato agli amici musulmani, in occasione della
fine del Ramadan il 18 agosto prossimo. Ce ne riferisce Adriana Masotti:
Si tratta di
un’impresa bella e difficile l’educazione dei giovani, un compito affidato all’intera
società e, in particolare, ai genitori e alle scuole, senza dimenticare i responsabili
della vita religiosa, culturale e sociale. Si tratta, si legge nel messaggio firmato
dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del dicastero vaticano, “di aiutare i
giovani a scoprire e sviluppare le risorse che il Creatore ha affidato loro e a stabilire
relazioni umane responsabili”, formandoli a valori come la giustizia e la pace. Per
i credenti, infatti “la giustizia autentica vissuta nell’amicizia con Dio approfondisce
le relazioni con se stessi, con gli altri e con l’intera creazione". Essa si fonda
sul fatto che tutti gli uomini sono creati da Dio e sono chiamati a formare una sola
famiglia. Frutto della giustizia e effetto della carità è la pace che “non si limita
all’assenza della guerra, né all’equilibrio delle forze contrapposte, ma è insieme
dono di Dio e opera umana, da costruire incessantemente". Praticando la compassione,
la solidarietà, la collaborazione e la fraternità, i credenti, si legge ancora nel
messaggio, "possono contribuire efficacemente a raccogliere le grandi sfide dell’ora
presente: crescita armoniosa, sviluppo integrale, prevenzione e risoluzione dei conflitti”.
Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, desidera perciò incoraggiare
i giovani musulmani e cristiani a coltivare sempre la verità e la libertà, senza mai
ricorrere a compromessi, "per essere autentici araldi di giustizia e di pace e costruttori
di una cultura rispettosa dei diritti e della dignità di ogni cittadino".