Alluvioni in Corea del Nord: Pyongyang chiede di nuovo l’aiuto internazionale
Nonostante le continue provocazioni militari e il programma atomico ancora del tutto
operativo, la Corea del Nord ha chiesto (e in parte ottenuto) aiuti internazionali
urgenti per la popolazione, devastata dalle inondazioni di luglio. Dopo il test nucleare
del 2008 – riferisce AsiaNews - le Nazioni Unite avevano chiarito che non ci sarebbero
più stati invii umanitari fino al blocco totale del programma. Seoul e Washington,
i due maggiori donatori dopo Pechino, hanno sin da allora fermato ogni tipo di sostegno.
Tuttavia, le alluvioni di luglio hanno ucciso 119 persone (secondo dati ufficiali,
ma potrebbero essere molte di più) e hanno devastato diverse province del Paese. Almeno
100mila gli sfollati nelle aree di Anju, Songchon e Chonnae. Una delegazione Onu ha
visitato queste zone e ha dichiarato che agli abitanti serve "tutto: cibo, medicinali,
acqua potabile e ripari di emergenza". La Croce Rossa ha cominciato a raccogliere
derrate alimentari e donazioni e ha stanziato circa 300mila dollari in favore delle
vittime delle inondazioni. Tuttavia le necessità sono di molto superiori: secondo
l'ultimo rapporto delle Nazioni Unite, diffuso lo scorso mese, due terzi dei 24 milioni
di nordcoreani soffre a causa di una cronica carenza di cibo.