2012-08-03 13:55:25

Allarme incendi. Roghi in Sicilia e a Roma. I Vigili del Fuoco lamentano i tagli al settore


Giornata impegnativa ieri per i vigili del fuoco che hanno dovuto provvedere allo spegnimento di numerosi incendi soprattutto in Sicilia. Ma anche la città di Roma da giorni è teatro di roghi in particolare nella zona di Monte Mario. Da stabilire ancora la natura dei fuochi che, nella maggioranza dei casi, sono dolosi. Lo conferma al microfono di Federico Piana, Marco Pezzotta, vice-questore aggiunto del Corpo Forestale dello Stato:RealAudioMP3

R. – Gli incidenti alle nostre latitudini e con il nostro clima non sono quasi mai naturali: l’incendio naturale è solamente quello del fulmine o quello causato da un’eruzione vulcanica. Si tratta di fenomeni assolutamente visibili dal punto di vista statistico. I nostri incendi sono tutti dovuti alla mano dell’uomo. E’ evidente che il gran caldo e la siccità danno il là alla mano dell’uomo.

D. – E’ possibile pensare che molti di questi incendi siano dovuti alla speculazione edilizia: io brucio, per sperare poi di ricostruire?

R. – In linea di massima ormai col catasto delle aree percorse dal fuoco, che è presente praticamente in tutta Italia, l’interesse a bruciare per costruire è estremamente ridotto, se non del tutto annullato. Gli incendi volontari, gli incendi dolosi sono più dovuti ad altri fattori. Per quel che riguarda quelli accidentali, sicuramente c’è questo problema importante da parte delle persone che possono buttare cicche di sigaretta, che possono parcheggiare la macchina sull’erba secca: ricordiamo che le marmitte catalitiche delle attuali macchine a benzina arrivano ad temperature di 600-700 gradi e quindi ampiamente al di sopra delle temperatura di autoaccensione della paglia o dell’erba secca. Non trascuriamo mai il fatto che dei gesti quotidiani anche piccoli possono portare a delle grandi conseguenze.

A pesare sulla tempestività degli interventi anche i tagli al corpo dei Vigili del Fuoco. Federico Piana ne ha parlato con Alessandro Lupo, coordinatore generale della Uil-Pa Vigili del Fuoco:RealAudioMP3

R. – Ci sono grandi difficoltà per garantire questi servizi. Chiaramente l’Italia è ormai un Paese basato sulle emergenze sia quotidiane che ordinarie. Probabilmente chi ci governa – che siano tecnici o che siano politici – a questo aspetto badano poco quando c’è da fare dei tagli. Avremo una carenza di oltre 6 mila unità nel 2015. Con questi numeri sicuramente non si può garantire quella che poi è la quotidianità di questo Paese e cioè l’emergenza.

D. – L’entità di questi tagli qual è? Per capire cosa non si potrà più fare con queste situazioni economiche che ha descritto poco fa…

R. – Basti pensare che già da quest’anno i tagli potrebbero comportare una riduzione di mille unità: se pensiamo che una sede di servizio è formata da 30 unità che garantiscono le 24 ore su quattro turni, la matematica è facile… Basta chiudere 50 sedi di servizio e si è risolto il problema. Probabilmente questi nostri governanti spesso lo dimenticano!

D. – C’è poi la questione dei Canadair: perché sono pochi e molti mal funzionanti?

R. – Per il prossimo anno non si potranno garantire certamente questi servizi! E’ una realtà che, purtroppo, sempre di più crea grossi problemi. A questo si può aggiungere un’altra cosa: è sicuramente un momento di recessione del Paese, ma i lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, pur facendo delle prestazioni fuori dagli orari ordinari, non riescono a percepire i soldi..







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