2012-08-02 08:42:26

Usa: sì dei vescovi alla legge sui ricongiungimenti familiari per i figli degli immigrati irregolari


Sono alcune migliaia negli Stati Uniti i figli di immigrati sottoposti a misure giudiziarie restrittive o di espulsione per violazione delle leggi in materia di immigrazione ospitati in apposite strutture e quindi privati dell’affetto dei genitori. Per agevolare il processo di riunificazione dei nuclei familiari, i vescovi cattolici si sono uniti ai rappresentanti di oltre centinaia di organizzazioni, al fine di promuovere l’approvazione del “The Help Separated Families Act”. Si tratta – riferisce L’Osservatore Romano - di una iniziativa di legge attualmente all’esame del Congresso che intende garantire ai minori l’integrazione sociale e, soprattutto, dare loro tutto il necessario sostegno da parte dei genitori, evitando così il più possibile i momenti “traumatici” trascorsi all’interno delle strutture di accoglienza di primo soccorso. La proposta di legge - spiegano i promotori - serve ad affrontare il fenomeno migratorio non soltanto dal punto di vista burocratico, ma soprattutto umanitario. Secondo alcune stime sarebbero almeno 5.000 i bambini e le bambine che si trovano in queste condizioni. Per i promotori, la legge costituisce “un passo in avanti significativo per eliminare le barriere alla riunificazione delle famiglie”. Da lungo tempo l’episcopato cattolico preme affinché le autorità federali varino una riforma complessiva della legge sull’immigrazione al cui interno, secondo i vescovi, bisognerà prevedere anche delle norme che salvaguardino l’unità delle famiglie degli immigrati”. L’arcivescovo di Los Angeles, José Horacio Gómez, che è anche presidente del Comitato sulle Migrazioni della Conferenza episcopale, ha affermato in più occasioni che l’episcopato continuerà a lottare per l’approvazione di una riforma comprensiva ed equa del sistema migratorio, rinnovando l’appello al Congresso “affinché si assuma le proprie responsabilità”. Mons. Gómez ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno “un grande bisogno di una soluzione federale alla sfida dell’immigrazione irregolare, che sappia bilanciare lo Stato di diritto con i principi umanitari”. I provvedimenti di espulsione nel Paese sono aumentati a seguito del giro di vite contro l’immigrazione irregolare: dopo gli Stati dell’Arizona, della Georgia, dell’Utah e dell’Indiana, anche l’Alabama ha promosso severe restrizioni all’accoglienza e alla permanenza degli stranieri. Un riforma complessiva a livello federale, si evidenzia dall’episcopato, consentirebbe anche di arginare la proliferazione delle leggi a livello locale. (L.Z.)







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