Telegramma del Papa per i funerali del padre Duczkowski, apostolo dei migranti polacchi
Si sono svolti mercoledì scorso i funerali del padre Janusz Andrzej Duczkowski, che
ha lavorato come Officiale nel Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti
e gli Itineranti per lunghi anni fino al dicembre scorso, quando si è ritirato per
sopraggiunti limiti d'età. La cerimonia, che si è svolta nella Chiesa di San Stanislao
dei Polacchi, a Roma, è stata presieduta dal presidente del dicastero, il cardinale
Antonio Maria Vegliò, affiancato dal vescovo Joseph Kalathiparambil, segretario del
dicastero, e dall'arcivescovo Peter Paul Prabhu, già sotto-segretario del medesimo
ufficio. L'omelia della Messa è stata pronunciata in polacco dal Superiore Generale
della Società di Cristo per gli emigranti della Polonia, il padre Tomasz Sielicki,
che ha anche letto i numerosi telegrammi giunti per l'occasione, primo fra tutti quello
del Santo Padre, a firma del Sostituto della Segreteria di Stato mons. Becciu. La
Chiesa era gremita di fedeli polacchi e italiani. Padre Duczkowski, infatti - oltre
ad avere svolto un servizio alla Santa Sede, in modo silenzioso ed efficace, come
ha detto il cardinale Vegliò, per cui era stato anche insignito dell'onorificenza
della Croce Pro Ecclesia et Pontifice - era molto conosciuto e benvoluto per la sua
opera pastorale in favore dei migranti e rifugiati polacchi. Ogni settimana, per oltre
trent'anni (dal 1981), ha percorso circa 500 chilometri per visitarli e assisterli
nei campi di accoglienza e svolgere il servizio liturgico nelle parrocchie di Latina,
Capua, Roma, Caserta e Mondragone. Negli ultimi cinque anni ha anche ricoperto l'incarico
di Procuratore generale della sua Congregazione religiosa. (R.P.) Ultimo aggiornamento
del 3 agosto 2012