2012-08-02 16:08:17

Draghi: possibili interventi non convenzionali della Bce. Borse in caduta, sale lo spread


Conclusa a Francoforte l'attesa riunione del direttivo della Banca centrale europea. Ma dopo le parole del presidente Draghi le borse europee hanno subito cominciato a perdere mentre lo spread è salito. Intanto è iniziata la visita di Monti a Madrid. Il nostro servizio.

Il presidente della Bce Mario Draghi, parlando oggi durante il Consiglio direttivo, ha detto che è inutile speculare sulla scomparsa dell'euro. La moneta europea non scomparirà. Poi ha sottolineato che spread "eccezionalmente alti" sono "inaccettabili". La Bce – ha proseguito - "nel suo mandato e nella sua indipendenza potrebbe fare interventi diretti sui mercati", anche con nuove misure non convenzionali, nelle prossime settimane. Da parte loro i governi, ha aggiunto Draghi, devono attivare i fondi di salvataggio perché l'euro è "irreversibile". Il board della Banca centrale europea ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati al minimo storico: allo 0,75% sulle operazioni di rifinanziamento principali, all'1,5% su quelle di rifinanziamento marginale, allo 0% sui depositi presso la stessa Bce. Ma le parole di Draghi hanno deluso i mercati che attendevano misure concrete più che linee guida. Subito dopo il suo discorso, lo spread Btp-Bund è balzato da 450 a oltre 490 punti, mentre quello Bonos-Bund è salito dai 525 ai 550. Negative le Borse europee. Milano, che aveva raggiunto il +2% dopo le parole di Draghi scende a -3% con una raffica di sospensioni.

Intanto il premier italiano Monti, dopo la visita ad Helsinki è arrivato a Madrid per incontrare l’omologo Rajoy. Se il livello dello spread "rimarrà alto a lungo" – ha detto oggi - rischieremo di avere in Italia un governo "non europeista".

La riunione si è svolta in un clima di tensione tra il presidente della Bce e il direttore della Bundesbank, Weidmann, che aveva invitato Draghi a rispettare i termini del suo mandato. Frizioni che preoccupano, e non poco, per il possibile fallimento degli obiettivi da raggiungere. Ma cosa accadrebbe in quel caso? L’economista Luigi Campiglio al microfono di Salvatore Sabatino:

"Ritornerebbe un’instabilità sui mercati ancora più accentuata. Io non credo che questo avverrà; credo che sia in corso un confronto molto forte tra Banca centrale europea, Bundesbank e -aggiungo- fra un’ala possibilista ed un’ala piuttosto rigida all’interno del processo decisionale tedesco. Ma un venir meno della Banca centrale europea, sarebbe veramente negativo".







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