Draghi: possibili interventi non convenzionali della Bce. Borse in caduta, sale lo
spread
Conclusa a Francoforte l'attesa riunione del direttivo della Banca centrale europea.
Ma dopo le parole del presidente Draghi le borse europee hanno subito cominciato a
perdere mentre lo spread è salito. Intanto è iniziata la visita di Monti a Madrid.
Il nostro servizio.
Il presidente della Bce Mario Draghi, parlando oggi durante
il Consiglio direttivo, ha detto che è inutile speculare sulla scomparsa dell'euro.
La moneta europea non scomparirà. Poi ha sottolineato che spread "eccezionalmente
alti" sono "inaccettabili". La Bce – ha proseguito - "nel suo mandato e nella sua
indipendenza potrebbe fare interventi diretti sui mercati", anche con nuove misure
non convenzionali, nelle prossime settimane. Da parte loro i governi, ha aggiunto
Draghi, devono attivare i fondi di salvataggio perché l'euro è "irreversibile". Il
board della Banca centrale europea ha deciso di mantenere i tassi di interesse invariati
al minimo storico: allo 0,75% sulle operazioni di rifinanziamento principali, all'1,5%
su quelle di rifinanziamento marginale, allo 0% sui depositi presso la stessa Bce.
Ma le parole di Draghi hanno deluso i mercati che attendevano misure concrete più
che linee guida. Subito dopo il suo discorso, lo spread Btp-Bund è balzato da 450
a oltre 490 punti, mentre quello Bonos-Bund è salito dai 525 ai 550. Negative le
Borse europee. Milano, che aveva raggiunto il +2% dopo le parole di Draghi scende
a -3% con una raffica di sospensioni.
Intanto il premier italiano Monti, dopo
la visita ad Helsinki è arrivato a Madrid per incontrare l’omologo Rajoy. Se il livello
dello spread "rimarrà alto a lungo" – ha detto oggi - rischieremo di avere in Italia
un governo "non europeista".
La riunione si è svolta in un clima di tensione
tra il presidente della Bce e il direttore della Bundesbank, Weidmann, che aveva invitato
Draghi a rispettare i termini del suo mandato. Frizioni che preoccupano, e non poco,
per il possibile fallimento degli obiettivi da raggiungere. Ma cosa accadrebbe in
quel caso? L’economista Luigi Campiglio al microfono di Salvatore Sabatino:
"Ritornerebbe un’instabilità sui mercati ancora più accentuata. Io non
credo che questo avverrà; credo che sia in corso un confronto molto forte tra Banca
centrale europea, Bundesbank e -aggiungo- fra un’ala possibilista ed un’ala piuttosto
rigida all’interno del processo decisionale tedesco. Ma un venir meno della Banca
centrale europea, sarebbe veramente negativo".